Appuntamento mensile del Gruppo di lettura "Se una notte d’inverno un viaggiatore…", ancora in modalità on line.
Ci confronteremo sul libro di Gianrico Carofiglio Le tre del mattino, che racconta del rapporto tra un padre e un figlio, riscoperto dai protagonisti grazie a una situazione fortuita.

Il libro

«Non so dire quando cominciò. Forse avevo sette anni, forse qualcosa di piú, non ricordo con precisione. Da bambino non ti è chiaro cosa è normale e cosa non lo è.
In realtà non ti è chiaro nemmeno quando sei adulto, a pensarci bene. Ma questa è una digressione e, nei limiti del possibile, vorrei evitare le digressioni. […]»

Inizia così il libro di Gianrico Carofiglio, Le tre del mattino, che racconta la storia di un padre e di un figlio trovatisi ad affrontare i nodi irrisolti del loro rapporto in modo inaspettato e in un arco temporale di soli due giorni.

La voce narrante è quella di Antonio che, ormai adulto, rievoca il momento molto importante della sua vita in cui ha scoperto di soffrire di epilessia: per capire come affrontare la patologia, il padre decide di affrontare un viaggio alla ricerca di uno specialista e proprio questa esperienza rappresenterà per loro un’occasione di confronto.

Il tema principale, che ricorre spesso nei libri di Carofiglio, è proprio quello del rapporto padre-figlio e l’autore si concentra soprattutto su come i due abbiano bisogno di un evento eccezionale per abbattere quel muro che li divideva e sulla complicità che si viene a creare tra loro, inusuale come la situazione che stanno vivendo.

La storia è ambientata in una città estera, Marsiglia, con le sue bellezze, ma anche con i suoi quartieri poco raccomandabili, circondata da un’atmosfera quasi surreale, che diventa simbolicamente una cornice ideale, un porto franco nel quale i due protagonisti, liberi dalle convenzioni e dagli obblighi imposti dalla vita quotidiana, hanno la possibilità di disfarsi di tutte le sovrastrutture mentali e sociali e di mostrarsi per quello che sono; un’altra novità riguarda lo stile che rispetto ad altri romanzi, tenta di essere più sintetico e di dare spazio a digressioni psicologiche.

Le tre del mattino è un romanzo che comunica speranza, come la vita che, anche dopo i momenti difficili, possa sorprenderci con cose belle che, in quanto tali, in genere non durano, ma lasciano la dolcezza del ricordo e la potenza dell’esempio: anche il protagonista del libro, Antonio, andrà avanti con una nuova sicurezza di sé e vivrà un’esistenza piena e realizzata, soffermandosi, di tanto in tanto, con la memoria a quei due giorni strani e felici che in qualche modo hanno determinato il suo passaggio all’età adulta e consapevole.

È un romanzo struggente che ci vuole ricordare quanto sia importante cogliere al volo le occasioni che abbiamo e coltivare un rapporto fondamentale come quello con i genitori.

Le tre del mattino è stato pubblicato da Einaudi nel 2017.

L’autore

Gianrico Carofiglio, sperimentatore dalla scrittura sottile e profonda, è stato per anni Sostituto Procuratore Antimafia presso il tribunale di Bari: il suo incarico è stato fonte di ispirazione per la sua carriera narrativa e la serie “legal thriller” dei casi dell’avvocato Guerrieri che lo ha reso famoso.

Autore multiforme, è passato dal romanzo (Il passato è una terra straniera che ha vinto il Premio Bancarella ed è diventato un film per la regia di Daniele Vicari) al fumetto (Cacciatori nelle tenebre, firmato col fratello Francesco). In L’arte del dubbio trae spunto dai manuali sulle tecniche da interrogatorio mentre i polizieschi Una mutevole verità e L’estate fredda hanno per protagonista il maresciallo dei carabinieri Pietro Fenoglio, piemontese in servizio nel Sud delle mafie.

Non mancano le collaborazioni con altri scrittori (Cocaina, trittico di racconti pubblicato insieme a Giancarlo De Cataldo e Massimo Carlotto).

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