Un confronto libero e aperto a tutti i partecipanti a partire dall’opera di Giulio Giorello La libertà e i suoi vincoli, a pochi mesi dalla scomparsa del grande filosofo della scienza.

In genere siamo portati a concepire la nostra libertà come una forma di totale autonomia, come la signoria dei nostri desideri e il diritto di essere giudici supremi dei nostri pensieri e delle nostre azioni, dimenticando che un concetto di libertà così declinato può scivolare facilmente nell’arbitrarietà. Molto diversa invece è l’idea di libertà delineata nel libro di Giorello da cui partirà la riflessione durante il laboratorio: un processo creativo che si sviluppa attraverso i vincoli che incontra.
Giorello individua tracce di questa concezione di libertà già nella cultura dell’Antico Egitto, e a partire da questa osservazione ripercorre nel suo saggio le tappe salienti del pensiero scientifico moderno: attraverso Bruno, Galilei, Keplero, Newton e altri eminenti uomini di scienza rappresenta la tensione costante fra la libertà degli scienziati e l’autorità politica, mostrando come ogni nuova scoperta sia frutto di una riduzione dell’arbitrario nella descrizione dei fenomeni e del riconoscimento di alcuni limiti, sottolineando, in un parallelo tra scienza e politica, il valore delle eterodossie, individuando il frutto migliore della democrazia nella capacità di opporsi a qualunque potere che si pretenda assoluto. Così il vincolo, non più imposizione che opprime, diventa lo spazio di gioco di una nuova libertà.

A cura di:
Simone Orioli, Alessandro Buda, Bianca Nogara e Valentina Nicole Savino

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