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Descrizione di Villa Ghirlanda Silva

Accedendo al cortile d’onore, lo sguardo del visitatore viene rapito dalla maestosa magnolia secolare che cela, in parte, il corpo principale della residenza costituito da due piani elevati e un portico, sostenuto da colonne doriche a piano terra e due logge architravate con colonne ioniche e balaustre al piano nobile.
Proseguendo nel sottoportico si raggiunge l’ingresso principale, che conduce nel salone d’onore, denominato Sala degli Specchi per la presenza di quattro grandi specchiere con cornice lignea intagliata e dorata; lungo le pareti, rivestite a stucco lucido a imitazione del marmo e scandite da dodici semipilastri, sono riprodotte sei nicchie a trompe l’oeil con sculture e busti di stile classico. Il programma iconografico della decorazione parietale è incentrato sul tema mitologico dell’infanzia di Bacco; il bassorilievo dipinto a monocromo riproduce il “Baccanale di putti”, mentre al centro della volta a finti lacunari dipinti dal pittore e scenografo Giuseppe Levati, si può ammirare il dipinto dell’“Educazione di Bacco” di Giuseppe Lavelli.
Il Salone è collegato al Salottino delle Belle: utilizzato ai tempi come ambiente suggestivo d’incontro per le conversazioni femminili è caratterizzato da una galleria di ritratti muliebri posti sopra un alto zoccolo con motivi ornamentali in cui sono collocate centosettantaquattro mattonelle in maiolica.
Continuando verso il parco troviamo la Sala di Compagnia (o Sala del lampadario), utilizzata dagli uomini dell’epoca come luogo per ritrovarsi, leggere e discutere di politica, o di cultura; la sala è illuminata da uno splendido lampadario in cristalli di Boemia, posto al centro della volta decorata a fregi monocromi con volute, sfingi e mascheroni, che incorniciano la scena dipinta del “Ratto di Ganimede”. Ai lati del camino con cornice in marmo si possono ammirare le statue dell’Uomo barbuto e Poseidone, risalenti al XVIII secolo.
Salite le due rampe dello scalone d’onore si accede alla loggia del piano nobile che introduce alla Sala Grande, denominata Sala dei Paesaggi, sovrapposta alla sala degli Specchi del pian terreno, sistemata nel primo decennio dell’Ottocento. Monumentali semicolonne dipinte di ordine corinzio scandiscono i lati corti, intervallando i dieci pannelli dipinti a monocromo con I Trionfi di Scipione Africano. Nella monumentalità della sala, la vista viene catturata da due grandi dipinti di paesaggio posti sui lati lunghi, in cui Carlo Caccianiga riprende un’immagine della natura paragonabile a quella che Ercole stava perseguendo nel giardino della villa.
Le salette adiacenti, che ospitavano la quadreria di famiglia, sono caratterizzate da fascia affrescata con quadrature architettoniche e festoni, a racchiudere vedute, paesaggi con rovine, scene di marine e di battaglie navali (di epoca “spagnola”), e completate da soffitti lignei a cassettoni dipinti a tempera secondo la tecnica del “passasotto”.

Nell’ala sud della villa si trova il Museo di Fotografia Contemporanea, mentre l’ala nord ospita la Civica Scuola di Musica “Salvatore Licitra”, con la reception e gli uffici a pianterreno, nelle sale storiche attigue alla Sala del Convito, destinata ad esibizioni musicali. Nell’angolo N-O, al piano nobile, è presente l’ufficio di coordinamento intersettoriale sulla villa e sede di ReGiS – Rete dei Giardini Storici.

Gli spazi della Villa, versatili e attrezzati, possono essere adattati di volta in volta alle singole esigenze con grande flessibilità: disponibili sia per poche ore che per un’intera giornata, secondo le tariffe vigenti, offrono l’opportunità di organizzare convegni, seminari, incontri, riunioni, presentazioni, workshop, meeting, celebrazioni con ricevimenti, banchetti, cene, mostre, esposizioni temporanee, manifestazioni ed iniziative pubbliche, spettacoli, concerti, shooting fotografici e video… Con uno staff disponibile e competente, pronto ad offrirvi supporto e massima collaborazione.

Testo di Laura Sabrina Pelissetti

Data ultima modifica: 26 gennaio 2023
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