Nell’ambito della rassegna
"Apertitivi culturali a Villa Forno"
L’incontro prevede i seguenti interventi:
E fu fatta luce: nuove frontiere dell’illuminazione artificiale
Sergio Brovelli, Dipartimento di Scienza dei Materiali dell’Università di Milano-Bicocca
Dal mito ancestrale di Prometeo, che rubò il fuoco dal monte Olimpo, alle tecnologie del terzo millennio, l’abilità di governare la luce artificiale incarna lo spirito del progresso e della modernità. Attraverso la storia, l’impatto della luce artificiale sulla civilizzazione umana è stato tanto profondo da ridefinire i nostri concetti di tempo e spazio, allungando i nostri tempi produttivi e permettendo all’umanità di esplorare gli angoli più ‘oscuri’ del nostro mondo. La nostra società si basa così estensivamente sulla luce artificiale da investire nell’illuminazione oltre un quinto dell’elettricità globale. Sfortunatamente, gran parte di questa energia è sprecata a causa dell’inefficienza delle sorgenti di luce a incandescenza e fluorescenza. I LED sono l’ultima frontiera dell’illuminazione artificiale con le potenzialità di raggiungere efficienze prossime al 100%. Insieme vedremo l’evoluzione di questi dispositivi la cui invenzione è valsa il premio Nobel per la fisica nel 2014 a Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura.
Luce invisibile: cosa c’è oltre i limiti dell’occhio umano
Mario Zannoni, Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano-Bicocca
I nostri occhi vedono una frazione molto piccola di quella che, a buon diritto, possiamo chiamare luce. Nonostante ciò abbiamo una visione accurata del mondo che ci circonda. La tecnologia però ci aiuta a “vedere” la luce invisibile con la quale indaghiamo il mondo che ci circonda a scopi a volte nobili (diagnostica, sicurezza) a volte meno nobili (industria bellica).
Con qualche esempio semplice capiremo come funzionano questi occhi tecnologici nella vita di tutti i giorni.
Dall’invisibile al visibile: le immagini diagnostiche in medicina
Claudio Landoni, Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Milano-Bicocca
Dalla scoperta dei raggi x nel 1895 ad oggi, i progressi nell’utilizzo delle radiazioni in campo medico hanno permesso di esplorare e studiare organi e strutture del nostro corpo altrimenti non visibili dall’esterno. Le attuali metodiche di ‘imaging biomedico’ in radiodiagnostica ed in medicina-nucleare, consentono al clinico non solo una valutazione morfo-strutturale degli organi ma anche la misurazione dei processi biologico-funzionali a livello cellulare e molecolare che sono alla base delle patologie d’organo.
Vedremo insieme come queste metodiche hanno di fatto modificato l’approccio clinico sia nella fase diagnostica iniziale, sia nella scelta e nel monitoraggio dei trattamenti e delle terapie intraprese.
Per raggiungere la Villa di Breme Forno, in via Martinelli 23 a Cinisello Balsamo, si rimanda alle indicazioni riportate nella pagina del Polo di Biblioteca Digitale.
INCONTRO