Nell’ambito della rassegna
"Apertitivi culturali a Villa Forno"
L’incontro prevede i seguenti interventi:
Cambiamenti climatici ed Europa: dal passato al futuro
di Valter Maggi, Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra dell’Università di Milano-Bicocca
Con l’invenzione della macchina a vapore, nel 1750, comincia l’Era Industriale, che rappresenta anche l’inizio dell’aumento dell’anidride carbonica nella nostra atmosfera, la quale continua ad aumentare tuttora. Tutto questo nasce in Europa, la regione più industrializzata del nostro Pianeta. Il successivo cambiamento climatico e, in particolare, il riscaldamento globale ha origini proprio nel nostro continente, e probabilmente da questo stesso continente potranno nascere le soluzioni al problema.
Parigi 2015: la svolta nella lotta ai cambiamenti climatici?
di Marco Grasso, Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca
Al Summit di Parigi del prossimo dicembre si incontreranno 196 paesi per definire un nuovo accordo internazionale sui cambiamenti climatici. Tale accordo dovrà essere in grado di fronteggiare in modo efficace le complessità e i rischi di questa sfida ambientale globale. Ciò è possibile: con la giusta leadership obiettivi ambiziosi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra sono raggiungibili. L’intervento ha quindi l’obiettivo di illustrare le possibili strategie alternative per definire un accordo internazionale in grado di rispondere con efficacia e rapidità alle minacce poste dai cambiamenti climatici.
Il Mare Mediterraneo e i cambiamenti climatici: passato, presente, futuro
di Cesare Corselli, Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra dell’Università di Milano-Bicocca
La peculiare posizione geografica, a cavallo fra le aree aride tropicali e le aree temperato-fredde dell’emisfero boreale, la morfologia del bacino, semi-chiuso e con un costante deficit nel bilancio idrologico, la sua particolare storia geologica, con fenomeni di completo isolamento rispetto agli oceani mondiali, rendono il Mare Mediterraneo particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici. Nel recente passato, al cambiare da un regime climatico freddo a uno più temperato caldo, il bacino ha visto drammatici cambiamenti nella chimica e fisica delle sue acque profonde; oggi, a causa dell’importante impatto delle attività antropiche, il Mare Mediterraneo conosce una significativa perdita nella sua biodiversità; domani, a seguito dell’aumento della temperatura delle sue acque e dei fenomeni ad esso collegati, si potrebbe assistere ad un pesante impatto in termini di biodiversità e socio-economia che porterebbero il bacino a rischi importanti.
Iniziativa organizzata dal Polo di Archivio storico (PAST) della Biblioteca di Ateneo in collaborazione con il Centro di ricerca ASPI - Archivio storico della psicologia italiana dell’Università di Milano-Bicocca.
Per raggiungere la Villa di Breme Forno, in via Martinelli 23 a Cinisello Balsamo, si rimanda alle indicazioni riportate nella pagina del Polo di Biblioteca Digitale.
INCONTRO