Nacque il 14 maggio 1915 a Cinisello da Paolo Longoni e Luigia Belloni. Era sposato con Floride Zilocchi e aveva una figlia. Abitava a Cusano Milanino (Milano) e svolgeva la professione di tornitore alla I Sezione della Breda.
Venne arrestato a fine febbraio 1944, prima dell’inizio dello sciopero che per otto giorni avrebbe bloccato le più grandi fabbriche del Nord. Fascisti e nazisti sapevano che i lavoratori stavano per organizzare uno sciopero, per cui arrestarono alcuni di loro (Giuseppe Bruschi, Alfredo Cazzaniga, Giuseppe Molteni) prima che fosse indetto.
Fu condotto a Milano e incarcerato a San Vittore. Venne in seguito trasferito al campo di Fossoli (vicino a Carpi - Modena).
Fu deportato a Mauthausen (Austria), dove giunse l’11 marzo, dopo tre giorni di viaggio; in quel Lager gli fu assegnata la matricola 57220. Il 24 marzo 1944 venne trasferito a Gusen (Austria).
Il campo fu liberato il 5 maggio 1945 dagli americani.
Nel febbraio del 1947 venne ricoverato al sanatorio Villa dei Pini di Urago di Tavernerio (Como) per T.B.C. Con Longoni era ricoverato anche il deportato Pietro Colombo.
Il suo nome compare su uno dei masselli del monumento Al deportato sito all’interno del Parco Nord Milano a Sesto San Giovanni.
I deportati che furono rinchiusi a Gusen sono ricordati, senza indicazione del nome, sulle targhe del Lager di Gusen.
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