Nacque il 25 febbraio 1915 a Cinisello da Giuseppe Oggioni e Maria Radaelli. Era un uomo alto con i capelli castani. Aveva frequentato le scuole fino alla classe quinta elementare. Era sposato con Rina Elide Mancon e dall’unione nacque il figlio Mario. Abitava in via Cavour 8 (oggi via Mazzini 2) e svolgeva la professione di gruista presso lo stabilimento Falck Vittoria, reparto Corderia di Sesto San Giovanni (Milano).
Arruolato nell’Esercito (matricola 57169), prestò servizio presso l’81° Reggimento Fanteria dal 7/10/1936 al 29/8/1937. Dopo essere stato congedato, fu nuovamente richiamato alle armi nel 69° Reggimento Fanteria dal 5/9/1939 al 31/3/1940. A soli tre giorni dall’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, il 13/6/40, Oggioni fu congedato ed “esonerato dal servizio alle armi in caso di mobilitazione perché assegnato a stabilimento di produzione bellica”.
La notte tra il 27 e il 28 marzo 1944 venne arrestato sul luogo di lavoro dalla Milizia Collaborazionista Italiana per aver partecipato allo sciopero iniziato l’1 marzo 1944 e che per otto giorni aveva bloccato le più grandi fabbriche del Nord.
Nella giornata del 28 marzo venne rinchiuso a San Fedele a Milano; il 31 marzo fu trasferito nel braccio tedesco del carcere di San Vittore. Il 3 aprile venne condotto a Bergamo e incarcerato nella Caserma di Cavalleria Umberto I.
Il 5 aprile fu caricato su vagoni piombati che partirono dalla stazione di Bergamo e giunsero a Mauthausen (Austria) l’8 aprile, vigilia di Pasqua. Nel Lager subì l’umiliazione dell’immatricolazione (gli fu assegnata la matricola IT-61707). Il 26 aprile 1944 venne trasferito nel sottocampo di Gusen (Austria), dove morì il 12 marzo 1945, alle ore 6.45.
Dopo la Liberazione gli fu riconosciuta, per il periodo dal 30/9/1943 al 30/3/1945, la qualifica di partigiano operante con la 184^ Brigata Garibaldi (Falck) di Sesto San Giovanni.
Il 25 aprile 1965 fu insignito di due Medaglie alla memoria, una dall’Amministrazione comunale e una dalla Provincia di Milano.
Il 22 aprile 1974 i familiari ricevettero dall’Amministrazione comunale la Medaglia Ricordo alla memoria.
Il 6 agosto 1984 fu insignito del Diploma d’Onore ai combattenti per la libertà d’Italia 1943-1945 da parte del Ministero della Difesa.
L’Amministrazione comunale gli intitolò una via cittadina.
Il suo nome compare:
sulla lapide Ai martiri della Resistenza e della deportazione sita nell’atrio del Palazzo comunale in piazza Confalonieri 5;
sulla lapide Al deportato Anselmo Oggioni e al partigiano Valentino Colombo sita in via Mazzini di fronte al numero civico 2;
su uno dei masselli del monumento Al deportato sito all’interno del Parco Nord Milano a Sesto San Giovanni;
sulla targa A ricordo dei caduti nel campo di sterminio nazista di Gusen;
sul monumento sito a Sesto San Giovanni in piazza Hiroshima Nagasaki;
sul quadro sito a Sesto San Giovanni all’Istituto di Storia della Resistenza e del Movimento Operaio;
sulla lapide sita a Sesto San Giovanni su una parete del reparto Falck Vittoria.
Inoltre i deportati che partirono su vagoni piombati dalla stazione di Bergamo verso i campi di concentramento sono ricordati, senza indicazione del nome, sulla lapide Ai lavoratori deportati a seguito degli scioperi del 1944 nell’Italia settentrionale sita nella stazione ferroviaria di Bergamo.
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