Come già alcuni Consiglieri mi hanno anticipato, anche io volevo esprimere tutta la mia contrarietà rispetto a una scelta che ritengo, da un lato, dannosa e, dall’altra, fatta in maniera molto improvvisata che è quella della chiusura di via Sant’Ambrogio.
Ora io non so che tipo di iniziative l’Amministrazione intenda prendere a questo punto dopo aver capito, credo, che il danno che è stato creato alla viabilità è sotto gli occhi di tutti. Penso che sia inevitabile l’apertura di Via Frova, così com’è stato già accennato da qualche collega che mi ha anticipato, anche perché, di fatto, è questo è come se già avvenisse. Chi ha provato questi pomeriggi a passare dal centro città, avrà notato che molti automobilisti, trovandosi la Via Sant’Ambrogio bloccata, proseguono tranquillamente dritto durante tutto il tratto di Via Frova. Questo non è avvenuto il primo giorno, laddove vi era la presenza di un Vigile all’altezza di Via Fiume, ma chiaramente in assenza di controllo, chiunque si trova, io dico costretto, a quel punto a proseguire dritto verso Via Risorgimento. Quindi, credo che sia giusto a questo punto legalizzare l’attraversamento del centro città e l’attraversamento di Via Frova per il periodo necessario alla riapertura di Via Sant’Ambrogio.
RISPOSTA DELL’ASSESSORE VERONESE ALL’INTERROGAZIONE N. 232
Infine Via Frova: per quanto concerne il traffico veicolare in sostituzione a quello di Sant’Ambrogio, effettivamente Sant’Ambrogio è stata una cosa abbastanza estemporanea, però debitamente segnalata. È vero che Via Frova ha sopperito, perlomeno in parte, in maniera illegittima a quello che doveva essere lo sfogo di Piazza Gramsci. Visto che è una zona ZTL, avevamo ritenuto si potesse evitare di concedere il transito, le cose di buonsenso sapete che io tendo sempre a sostenerle. Era il caso di aprire Via Frova, adesso vedremo nel tempo rimanente se effettivamente si farà sì che Via Frova possa sopperire in maniera legittima e non illegittima come ha fatto sinora, al mancato sfogo da Piazza Gramsci.