La Giunta comunale ha approvato un significativo intervento di restauro e recupero paesaggistico all’interno del Parco di Villa Ghirlanda Silva. Il progetto, in particolare, mira a restituire al giardino il suo valore monumentale e la sua configurazione originale, così come concepita dal suo storico proprietario Ercole Silva e descritta nel suo trattato "Dell’arte dei giardini inglesi".
L’intervento principale riguarderà la rimozione del laghetto esistente, una vasca cementata realizzata nel 1978. La sua presenza è stata riconosciuta come un "evidente stravolgimento del disegno del giardino storico," con una posizione e una forma giudicate arbitrarie rispetto al contesto monumentale del luogo.
Il progetto, curato dall’architetto Nunzio Dego, non si limita alla demolizione, ma prevede una fedele ricostruzione di una scena descritta da Ercole Silva nel 1811: il ripristino dell’elevazione di terreno (rialto) storicamente presente, un elemento chiave la cui funzione era quella di separare fisicamente e visivamente l’orto-frutteto dal tappeto verde antistante la villa, e la realizzazione di un nuovo specchio d’acqua.
La nuova scenografia paesaggistica vedrà l’inserimento di elemento ornamentale con rocce ed altri elementi naturali e un piccolo specchio d’acqua, una scelta ispirata fedelmente a esempi di riferimento dell’epoca. Dal punto di vista vegetale, si assicurerà la conservazione di tutti gli alberi esistenti.
Il nuovo specchio d’acqua sarà arricchito con piante acquatiche autoctone selezionate, quali ninfee e giunchi, che avranno il duplice compito di funzione decorativa e di ossigenazione per il mantenimento della qualità e pulizia dell’acqua.
"Con questo progetto non compiamo solo un intervento di riqualificazione urbana, ma un vero e proprio atto di responsabilità storica - dichiara il sindaco Giacomo Ghilardi - Villa Ghirlanda Silva è un luogo emblematico per il valore del suo parco: primo esempio in Italia di giardino all’inglese. Il nostro impegno è preservare la sua memoria, eliminando interventi postumi che ne avevano alterato l’identità per restituirla, in tutta la sua bellezza e fedeltà, ai cittadini e agli studiosi."