Nacque il 5 novembre 1912 a Cinisello. Abitava a Sesto San Giovanni e svolgeva la professione di lattoniere alla I Sezione della Breda.
La notte tra il 6 e il 7 marzo 1944 fu arrestato presso la sua abitazione mentre era in corso lo sciopero iniziato l’1 marzo 1944 e che per otto giorni aveva bloccato le più grandi fabbriche del Nord.
Venne rinchiuso a Milano nel carcere di San Vittore. Il 27 aprile fu condotto al campo di Fossoli (vicino a Carpi - Modena).
Il 21 giugno fu deportato a Mauthausen (Austria), dove giunse il 24 giugno. Erano così tanti i deportati quel giorno che lo chiamarono il trasporto dei mille. Una parte fu dirottata nei cosiddetti campi di lavoro, altri furono immatricolati e rimasero a Mauthausen. Con Eugenio Recalcati c’erano anche: Enrico Agostoni, Giuseppe Bruschi, Alfredo Cazzaniga, Carlo Magni, Carlo Sesti e Angelo Tesser di Cinisello Balsamo. Sesti, Magni e Recalcati furono poi trasferiti nei campi di lavoro a Wels (Austria), dove Recalcati giunse il 5 luglio. Venne impiegato presso l’AGO Flugzeugwerke (fino al 1945 azienda aeronautica tedesca attiva nella produzione di aerei a uso civile e militare).
Recalcati fu uno dei deportati sopravvissuti all’esperienza del Lager.
Il suo nome compare su uno dei masselli del monumento Al deportato sito all’interno del Parco Nord Milano a Sesto San Giovanni.
GALLERIA FOTOGRAFICA