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n. 19 17.02.2014

ZONCA ENRICO

Ora vorrei fare una domanda molto precisa all’Assessore al bilancio, perché finora una risposta precisa non c’è stata, relativa al Cinema Marconi, in quanto il problema del Cinema Marconi, che è stato sollevato da altri gruppi in questo periodo, cioè sulla mancata apertura dello stesso nonostante ci fosse una convenzione, nonostante ci fossero delle assicurazioni, problema che era stata sollevato anni fa visto che era stato addirittura inserito nell’elenco dei beni alienabili e poi rapidamente tolto quando si scoprì questa cosa.
Ora vorrei una risposta precisa: a quanto ammonta il costo per rendere agibile questa sala? Abbiamo detto tutti che questa sala è una sala che ha dimensioni maggiori rispetto all’auditorium Pertini, che può essere utile ed è utile ed è stata utile per moltissime attività effettuate dalle scuole, dai centri anziani, da moltissime associazioni. A questo punto esigiamo una risposta precisa: a quanto ammonta il costo necessario per rendere agibile questa sala? Soprattutto: per quale motivo Anteo ha tergiversato sul rispetto di quella convenzione? Secondo noi, lasciare la sala in abbandono aumenta sempre di più i costi per il suo ripristino. Assessore, ci dica una volta per tutte, con una risposta scritta, a quanto ammonta questa cifra. A questo punto i cittadini valuteranno se il costo necessario per dare l’agibilità a questa sala è conveniente per la città, è utile per la città, è sostenibile per la città, oppure, come diceva il consigliere Berlino prima, si preferiscono dare centinaia di migliaia di euro a delle associazioni per fare una cosa che potrebbe fare la Guardia di Finanza gratuitamente.

Risponde il Vicesindaco Ghezzi:
Per la questione del cinema Marconi, rispondo solo per quello che ho vissuto io nella Giunta precedente, quindi per la questione di Anteo e due informazioni sui numeri ma poi lascio ai miei colleghi la facoltà di integrare la questione visto che la stanno seguendo direttamente loro (parlo dell’assessore Ruffa e dell’assessore Catania). Anteo nella convenzione aveva anche la gestione del cinema Marconi insieme al cinema nel Parco. Il problema è che Anteo aveva chiesto che venisse ripristinato secondo determinati standard il cinema Marconi che prevedevano investimenti notevoli che superavano i 200 mila euro per le sedute, moquette, impianto elettrico, bagni e quant’altro e non avevano ancora conteggiato l’obbligo di sostituire la macchina da proiezione digitale. Questo era un problema e oggi ce n’è un altro, cioè che i costi potrebbero essere inferiori per poterlo ripristinare ma rimane sempre l’obbligo della macchina digitale e si sta valutando che tipo di strategia portare avanti e comunque la logica è quella che deve essere comunque a costo zero per l’amministrazione. Qui mi fermo, nel senso che poi seguiranno altre risposte e comunque la Giunta sta lavorando per dare una risposta alle domande dei cittadini in merito.

Risponde l’Assessore Catania:

Rispetto al tema del cinema Marconi, integro la risposta e voglio essere molto preciso citando la delibera di Giunta n. 31/2013. Questa delibera, approvata a gennaio 2013, afferma: “Nella proposta di affidamento delle strutture – si fa riferimento al Marconi – era evidenziato l’impegno del Comune a garantire la completa agibilità dell’immobile per effetto di intervenute disposizioni di adeguamento alla normativa sulla sicurezza dei luoghi di pubblico spettacolo. Da una verifica effettuata con i tecnici del settore lavori pubblici e professionisti della materia risultano necessari interventi strutturali che comportano una spesa presunta di circa 120 mila euro oltre ad alcuni altri lavori di manutenzione straordinaria derivanti dalla vetustà della sala per altri circa 100 mila euro. Non essendo disponibili le risorse necessarie risulta ad oggi impossibile procedere all’affidamento della sala cinematografica alla società Anteo, per cui si propone la modifica dell’originario accordo nella parte riguardante l’affidamento e la gestione del cinema Marconi”. Sostanzialmente oggi l’Anteo non è inadempiente – lo dico perché non si può accusare un soggetto privato di essere inadempiente su un accordo – ma oggi c’è un tema rispetto al fatto che per essere agibile lo spazio richiede alcuni investimenti sia in termini di manutenzione straordinaria sia di acquisto del proiettore digitale e questo è un investimento che potrebbe comportare una spesa minima intorno ai 100 mila euro. Il Comune, arrivato a questo punto, sta ragionando di dare avvio a un avviso pubblico di manifestazione di interesse per verificare la disponibilità di soggetti sul territorio – abbiamo visto che c’è un dibattito tra la cittadinanza che giudichiamo positivo – e vediamo a questo punto se vi possono essere proposte rispetto alla gestione del Marconi, ci faremo carico ovviamente anche noi come Comune di definire una manifestazione di interesse che sia da questo punto di vista appetibile. Chiudo dicendo che conosciamo il bando regionale a cui faceva riferimento il consigliere Scalzotto, stiamo partecipando a questo bando per l’acquisto del proiettore digitale del cinema nel Parco e volevo sottolineare che è un bando in cui soltanto una quota del 25 per cento è a fondo perduto e il restante 75 per cento è un finanziamento agevolato. Se lo si prende, perché il tema vero è che non si ha mai la certezza di vincere questo bando, per la somma che ha chiesto vuol dire un risultato importante, la quota a fondo perduto è una quota minima, quindi il resto, anche se agevolato, se ne deve far carico il Comune.

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