Via Monte Nero angolo via per Bresso

L’edicola fu fatta erigere dalla famiglia Ronchi in un’area che allora era di loro proprietà.

Un pomeriggio della primavera del 1946, il figlio piccolo Luigi, rimasto incustodito sull’aia, aveva risalito carponi il terrapieno del canale di scolo fino al culmine, quando perse l’equilibrio e cadde nella melma. L’urlo della madre, Agnese Berra Ronchi, che dalla finestra aveva assistito terrorizzata alla scena, richiamò l’attenzione del figlio Antonio che, abbandonato il lavoro nel campo, con poche falcate arrivò sul posto, appena in tempo per scorgere la manina di Luigi scomparire nel fango. Senza esitare si gettò nella melma, riuscì ad afferrarlo per la maglietta e lo trasse in salvo, ripulendogli la bocca per aiutarlo a respirare. Quando arrivò la madre con un secchio d’acqua, il bimbo era cianotico. Invocando la Madonna Addolorata, la donna si inginocchiò su di lui e cominciò a pulirgli il viso e la bocca fino a quando non sentì il primo pianto liberatorio. In quel momento fece voto di erigere sul posto un’edicola dedicata alla Madonna Addolorata.

Ci vollero due anni per ottenere i permessi e reperire i soldi per pagare lo scultore milanese a cui era stata commissionata la statua. La campagna dava giusto quel tanto che bastava per vivere e, senza i mattoni offerti dall’amico Megliani, mamma Agnese non avrebbe potuto adempiere al proprio voto. Il 14 luglio del 1948 si tenne finalmente la benedizione dell’edicola dedicata alla Madonna Addolorata.

Nel frattempo il figlio Antonio, seguendo la sua vocazione, era entrato in seminario; nel 1950 tornò a casa per una breve vacanza e si fece fotografare con la tonaca e il cappello da prete davanti all’edicola.

Il 23 maggio 1959 Antonio Ronchi fu ordinato sacerdote. Circa due mesi dopo, domenica 29 giugno la comunità di Sant’Ambrogio organizzò una cerimonia di benvenuto per il novello sacerdote. Alla mattina una processione accompagnò il sacerdote dalla fattoria della famiglia fino a piazza Gramsci; entrando in chiesa padre Ronchi aveva accanto il parroco don Massimo Pecora. Nel pomeriggio venne organizzato un pranzo al Circolo della Cooperativa La Nostra Casa.
Quella sera la comunità si radunò attorno all’edicola della Madonna Addolorata e per l’occasione la statua fu portata in processione per le strade del paese, mentre la folla dei fedeli recitava il Rosario.

Negli anni seguirono altre processioni; nel 1998 per il cinquantesimo anniversario della costruzione delll’edicola e nel 2008 per il sessantesimo anniversario.

Poco distante dall’edicola nel 2009 fu fatta erigere una scultura raffigurante padre Antonio Ronchi.



GALLERIA FOTOGRAFICA

Il mese di maggio è dedicato alla Madonna, le cappelle e le edicole vengono addobbate con il drappo azzurro, colore della Beata Vergine Maria. Tutte le sere viene recitato il Rosario

Un gruppo di fedeli in preghiera davanti all’edicola della Mater dolorosa di via Monte Nero

I fedeli recitano il Rosario tutto il mese di maggio e per quindici giorni anche durante il mese di settembre

1950, padre Ronchi, tornato dal seminario per una vacanza, in preghiera davanti all’edicola

29 giugno 1959, la comunità accompagna il novello sacerdote dalla sua fattoria alla parocchiale di Sant’Ambrogio

29 giugno 1959, padre Ronchi, a sinistra, celebra la santa messa con don Massimo Pecora

29 giugno 1959, processione con la Statua della Madonna Addolorata

1998, don Luigi Bosisio, processione in occasione del cinquantesimo anniversario della costruzione delll’edicola