MARTINELLI CARLO

Due anni dopo la nascita della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Sesto San Giovanni, a Balsamo nel 1882 viene fondata la Società Cattolica di Mutuo Soccorso San Sebastiano. La matrice cattolica è evidenziata anche dal simbolo prescelto: due mani che si stringono fraternamente, sormontate da una croce.

La società nasce dall’esigenza di sostenere i soci nel caso di danni causati dalla mortalità del bestiame di razza bovina, considerata alla stregua di una calamità economica.

Promotori dell’iniziativa, oltre ai contadini cattolici più accorti, risultano il parroco don Giuseppe Molgora e alcuni esponenti più illuminati della borghesia agraria. Negi anni successivi Carlo Martinelli, futuro sindaco di Balsamo, ne assumerà la presidenza.

Carlo Martinelli, nato il 7 settembre 1872, benefattore balsamese, ha ricoperto la carica di sindaco di Balsamo dal 1899 al maggio del 1904. In quella data rassegna le dimissioni e viene sostituito dal conte Emerico Albertoni.
Nel novembre dello stesso anno riassume però la carica e la mantiene sino al 1914.
Viene nuovamente eletto a febbraio del 1923. I consiglieri balsamesi della maggioranza eleggono un sindaco cattolico moderato con alle spalle una lunga esperienza, ma i fascisti, consapevoli di avere un peso politico superiore rispetto a quelli di Cinisello, inseriscono nella giunta ben tre loro esponenti di spicco: Giovanni Pogliani, Francesco Casati e Alberto Innocente Monti.

Questo accade perchè nelle elezioni amministrative del 21 gennaio 1923 le sezioni del Partito Popolare di Cinisello e di Balsamo concordano con i fascisti la presentazione di una lista comune in contrapposizione ai socialisti, ai socialisti unitari e ai comunisti.

In un articolo comparso su Il Cittadino della Domenica proprio il 21 gennaio, il Consiglio Pastorale della parrocchia balsamese invita gli elettori a “sostenere il fronte unico delle forze cattoliche e popolari per il trionfo delle idealità religiose e civili”, esprimendo nel contempo un giudizio sostanzialmente favorevole per l’inserimento nel “Comitato di Intesa” dei candidati fascisti, purché siano persone “lealmente solidali nello sforzo patriottico della ricostruzione e dell’ordine” e si dichiarino disponibili ad accettare “le sopraddette finalità, escludendo nella lotta elettorale qualsiasi forma di violenza anche morale”.

Nel 1924, già da alcuni anni nominato grand’ufficiale, a Martinelli viene conferita anche la nomina a commendatore.

Rimane in carica come sindaco fino alla sua morte, avvenuta a Balsamo il 25 agosto 1926. Seppure per solo sei mesi, è il primo podestà di Balsamo (con una legge del febbraio 1926 i sindaci sono sostituiti dalla nuova figura del podestà nominato con regio decreto per cinque anni, si tratta di una delle cosiddette leggi fascistissime. Dall’anno successivo gli organi democratici dei comuni vengono soppressi e tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla Giunta e dal Consiglio comunale vengono trasferite al podestà).

Municipio di Balsamo e Scuola Elementare Filippo Corridoni.

Lapide commemorativa.

Fondazione Ricovero e Residenza Sanitario Assistenziale Carlo Martinelli

Alla sua morte il cavalier Carlo Martinelli dispone un lascito destinato alla costruzione di un ricovero per la cura di poveri tubercolotici. Il ricovero viene eretto in Ente Morale con R.D. n. 1612 del 15.09.1932 e contestualmente trasformato in Istituzione di Pubblica Assistenza e Beneficenza (I.P.A.B.).

Negli anni sessanta, debellata la tubercolosi, l’Ente dedica le proprie attenzioni alla cura di persone anziane in situazioni di disagio e alla gestione di immobili a locazione agevolata. La rendita del patrimonio immobiliare viene destinata alla gestione dell’assistenza agli anziani per il contenimento delle rette. Nel 1961 è posta la prima pietra della Casa di Riposo che viene benedetta dal cardinale Giovanni Battista Montini, allora arcivescovo di Milano. La Casa sorge nel vasto parco di villa Martinelli e viene inaugurata nel 1967.

Nel corso degli anni l’Istituto ha sempre più orientato la propria azione verso le persone in stato di non autosufficienza parziale e totale, adeguando le proprie strutture agli standard normativi più recenti.
Nel 1995 viene inaugurata la Struttura Protetta capace di ospitare fino a 62 ospiti non autosufficienti totali. Dal 1997, con l’approvazione di una nuova normativa nazionale, l’Ente assume la denominazione di R.S.A. (Residenza Sanitario Assistenziale). Dall’1 gennaio 2004, a seguito del riordino del Sistema dei Servizi Sociali, la Fondazione Ricovero Martinelli muta il proprio stato giuridico in Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (O.N.L.U.S.)

Successivamente vengono avviati, in ossequio alle disposizioni regionali, le opere di riqualificazione dell’edificio destinato a Casa di Riposo.

La Residenza Sanitario Assistenziale è strutturata in:
- R.S.A. n. 1 (ex Casa Albergo) che costituisce la sede originaria, un tempo interamente adibita a Casa di Riposo. Tutti i piani sono stati ristrutturati e riconvertiti in Struttura Protetta secondo i nuovi standard regionali.
- RSA n. 2 (ex Struttura Protetta), inaugurata nel 1995, costituisce l’edificio più recente, realizzato secondo i nuovi requisiti.
La Fondazione Ricovero Martinelli ha sede legale e uffici in via Martinelli 45 e la R.S.A. in via Vicuña 2.

Nel 2002 la Fondazione Ricovero Martinelli fu insignita dell’onorificenza cittadina Spiga d’Oro con le seguenti motivazioni: "Per aver saputo offrire, soprattutto dagli anni sessanta ad oggi, una efficiente assistenza alla popolazione anziana del territorio, amministrando con oculatezza il patrimonio, al fine di soddisfare al meglio un bisogno fortemente sentito e problematico come è quello del ricovero e della cura agli anziani, con grande rispetto e profonda umanità. A testimonianza di ciò la Fondazione è stata indicata dall’Azienda Sanitaria di Monza per la sperimentazione di un progetto volto a una nuova organizzazione delle residenze sanitarie assistenziali."


Via Carlo Martinelli

Nel 1942 viene intitolata a Carlo Martinelli la via già dedicata allo zio Benedetto Martinelli con le seguenti motivazioni: "La via risulta intestata a persona che fu già dei Signori di Balsamo, ma oramai lontana nel ricordo della popolazione. Pertanto è opportuno intitolare detta Via al nome del Comm. Carlo Martinelli defunto nell’Agosto 1926, per lungo tempo sindaco e Podestà dell’ex Comune di Balsamo, e soprattutto benemerito nel campo della pubblica assitenza per avere lasciato tutto il cospicuo suo patrimonio a sollievo dei tubercolotici poveri dell’ex Comune di Balsamo, ragione per cui la di Lui memoria è viva e perenne fra quella popolazione".

Scuola Materna Virginia Martinelli

Nel 1968 viene inaugurata in via Milazzo una Scuola Materna Autonoma per onorare la memoria di Virginia Martinelli (1877-1932), consorte del commendator Carlo Martinelli. Nel 1970 la scuola viene data in locazione alla parrocchia di San Pietro Martire.

Vai alla scheda: "I Viali della Rimembranza di Balsamo e di Cinisello".

Vai alla scheda: "... e piazza Natale Confalonieri, via Giovanni Frova e via della Libertà nei ricordi di Luigi Donzelli."

Vai alla scheda: "La storia nelle strade".



GALLERIA FOTOGRAFICA

Carlo Martinelli

Cartolina in ricordo di Carlo Martinelli

Il landò di Carlo Martinelli all’interno della residenza di famiglia con i cocchieri in livrea

La cappella della famiglia Martinelli nel cimitero di Balsamo

Entrata della cappella

Simbolo della Società Cattolica di Mutuo Soccorso San Sebastiano di Balsamo

Casa di Riposo Carlo Martinelli in una vecchia fotografia

Targa di via Martinelli già via Benedetto Martinelli

Via Martinelli dall’alto, costeggiata da un lato da villa Forno e dall’altro dai giardini pubblici

Via Martinelli, a destra si intravede il muro perimetrale di villa Di Breme Gualdoni Forno

Via Martinelli, in fondo a destra via della Libertà, a sinistra via Gorki

Via Martinelli dopo la demolizione della corte della Madonna, sulla sinistra ad angolo con via Gorki ne rimane solo una porzione

Via Carlo Martinelli, a destra l’edificio della Fondazione omonima

Via Carlo Martinelli

Via Carlo Martinelli, a destra villa Di Breme Gualdoni Forno