Nacque a Cinisello il 16 gennaio del 1895 da Luigi Pessina e Albina Lissoni. Era un ragazzo di statura media con i capelli castani lisci. Prima della chiamata alle armi svolgeva la professione di fabbro.
Arruolato nell’Esercito con la matricola 2619, nel luglio 1916 fu assegnato al 50° Reggimento Fanteria Mobilitazione di Torino. Nell’ottobre dello stesso anno giunse in territorio di guerra con il 201° Reggimento Fanteria, Brigata Sesia.
Morì in combattimento il 3 novembre del 1916 a Oppacchiasella (ora Opacchiasella) frazione del comune di Merna-Castagnevizza (Slovenia) sul Carso, nel corso della nona battaglia dell’Isonzo.
Il suo nome compare:
sulla lapide Ai caduti della prima guerra mondiale di Cinisello sita nell’atrio del Palazzo comunale in piazza Confalonieri 5;
sulla lapide Ai caduti della prima guerra mondiale di Cinisello sita sul sagrato della chiesa Sant’Ambrogio ad nemus in piazza Gramsci.
PER APPROFONDIRE
Il 26 settembre 1916 il 201° Reggimento era raccolto a Palichisce, Fogliano e Villa Vicentina e il 202° era schierato in linea nel tratto fra la rotabile Oppacchiasella - Castagnevizza e quella Oppacchiasella - Nova Vas.
Vi fu un periodo di preparazione durante il quale i reparti compirono alternativamente turni in linea. Il compito era quello di raggiungere, una volta superata la prima resistenza nemica, l’obiettivo costituito dall’altura a sud della strada Oppacchiasella - Castagnevizza. Il 10 ottobre le prime ondate raggiunsero e superarono la linea avanzata avversaria sorprendono i difensori nei ricoveri e catturandone una buona parte. Con la notte si arrestò l’avanzata a cinquecento metri oltre la prima linea nemica. Il giorno 11 l’azione continuò, ma fu ostacolata da un nutrito fuoco di fucileria e di mitragliatrici proveniente dal ciglione di Nova Vas, con il risultato di perdite umane superiori a quelle del giorno precedente. Il 12 si arrivò a toccare la linea che dalla strada di Oppacchiasella - Castagnevizza volgeva, fino ad incontrare la strada Oppacchiasella - Hudi Log. Le perdite della Brigata, in questi tre giorni d’azione, ammontarono a diciannove ufficiali e novecentosessantasette militari di truppa.
Nella notte sul 15 ottobre, il Reggimento 201° si trasferì a Fogliano in riposo mentre il 202° restò in linea per il rafforzamento delle posizioni conquistate. Il giorno 21 i due Reggimenti cambiarono le rispettive posizioni. L’1 novembre l’azione riprese. La Brigata Sesia doveva sorpassare il tratto di fronte al nemico, antistante la propria sottozona e raggiungere il versante orientale del piccolo dosso a sud della strada Oppacchiasella - Castagnevizza. All’ala destra operava il 201°, alla sinistra il 202°. Il primo sbalzo, fortemente ostacolato dal fuoco nemico, portò l’ala sinistra a 250 metri dalle posizioni nemiche, mentre l’ala destra era maggiormente ostacolata. Il giorno 2 le trincee di quota 202 vennero raggiunte dall’ala sinistra, fu catturato un presidio di 200 uomini, e più tardi fu quasi raggiunta Castagnevizza. L’ala destra, sempre ostacolata e minacciata di aggiramento, non potè conseguire ulteriori progressi.
Nei giorni 3 (giorno in cui morì Giovanni Pessina) e 4 novembre 1916 la brigata perseverò nell’azione, col compito di puntare in direzione di Versic - Selo e di inchiodare contemporaneamente, con azione dimostrativa, l’avversario nelle sue trincee. Il 202° Reggimento riportò qualche vantaggio verso Castagnevizza, mentre il 201° riuscì faticosamente a occupare un nuovo elemento difensivo di quota 202. Il 5 novembre l’operazione fu sospesa e nella notte del 7 la Brigata, ritiratasi dalla linea, fu inviata a Fogliano. Le sue perdite, dall’1 al 4 novembre, furono di 34 ufficiali e 1289 gregari. Fra i feriti vi era anche il comandante del 201° Reggimento che morì il giorno 12, in seguito alle gravi ferite riportate.