Tra le 14.30 e le 18.30 Mauro Almaviva sarà al Pertini (piano terra) per raccontare al pubblico interessato il suo libro Quando si parte? Viaggi e racconti d’Africa
«Quando si parte?» è una domanda che spesso viene fatta quando si deve partire per una vacanza al mare. Qui essa è riferita alla partenza, nel 1988, dell’autore e della sua famiglia per la prima di tante missioni in Africa nell’ambito di programmi di cooperazione sanitaria del Governo italiano.
Il volume raccoglie 35 racconti di viaggio fatti dall’autore (quasi sempre accompagnato da moglie e figlia) in località africane spesso poco conosciute, in cui le considerazioni storiche e le emozioni dei viaggiatori sono parte fondamentale.
Per citare solo alcune mete, in Namibia scopriamo perché una popolazione di cavalli sopravvive, da più di cent’anni, in un’arida landa e perché, nel 1940 due amici fuggirono nel deserto restandovi per più di due anni. Si visita una città fantasma e si viaggia lungo la famigerata Costa degli Scheletri.
In Sudafrica raggiungiamo la remota “Valle dell’Inferno” e si sorseggia un caffè nel pub più alto d’Africa. Ci domandiamo come si può dimenticare un ponte e si percorre la tormentata “Valle dei Babbuini”
Nel regno di eSwatini esploriamo le miniere d’oro abbandonate del XIX secolo, e ci si emoziona alla vista di pitture preistoriche ricche di significati mistici.
In Etiopia si visitano i monasteri del lago Tana, le cascate del Nilo Azzurro e il fiume Omo, esplorato a fine ‘800 da Vittorio Bottego.
In Botswana attraversiamo il deserto del Kalahari fino a raggiungere il fiume Okavango che s’interrompe nel deserto creando un lussureggiante delta ricco di vita.
In Zaire ci troviamo a tu per tu con un’eruzione vulcanica, mentre in Zimbabwe ammiriamo il “fumo che suona” cioè le cascate Vittoria.
A conclusione del libro si prendono in esame il turismo responsabile e lo sviluppo sostenibile.
Il firmacopie sarà un’occasione per tutti per conoscere un po’ di più la realtà di un continente ricco di fascino e di umanità attraverso gli occhi e i racconti di un medico che vi ha trascorso quasi vent’anni.