Il personale tecnico informatico ha approfondito la questione prima di poter fare una qualsiasi proposta. In particolare è stato appurato la tecnologia FTTH (Fiber To The Home) è basata su uno strandard denominato PON (Passive Optical Networks) che prevede l’utilizzo di un dispositivo passivo (non alimentato) per multiplexare la fibra ottica (tecnica per realizzare più comunicazioni contemporaneamente su uno stesso collegamento, quindi la stessa coppia in fibra ottica è condivisa in contemporanea da 32 a 128 utenti finali, con intervalli di tempo preassegnati a ciascuno).
Questo tipo di tecnologia prevede, per poter funzionare, l’utilizzo di apparati attivi specializzati, di solito acquistati dai provider di servizi di telecomunicazioni, apparati, quindi, di tipo professionale e molto costosi. Per questo motivo si è deciso di precisare nelle richieste che sarà necessario mettere a disposione del Comune fibra ottica non condivisa.