ALLA PRIMA COSTRUZIONE DELLA SOCIETA’ ANONIMA COOPERATIVA ARMANDO DIAZ

Lapide commemorativa - viale delle Rimembranze - sull’edificio della Cooperativa

ISCRIZIONE

QUESTA CASA DI PROPRIETA’ DELLA S.A. ARMANDO DIAZ FU COSTRUITA
NELL’ANNO 1929 - VIII SU TERRENO GENTILMENTE DONATO
DAI MARCHESI CAMILLO E ANNA CASATI STAMPA DI SONCINO
PER ABITAZIONI AI SOCI DELLA COOPERATIVA - CIRCOLO ORDINE E CONCORDIA -
F.Sala

Un gruppo di cattolici balsamesi, probabilmente insoddisfatti dell’esperienza della Cooperativa Edificatrice La Balsamese e convinti dell’impossibilità di risollevarne le sorti, il 27 maggio 1929 costituirono, con un capitale iniziale di duemila lire, la Società Anonima Cooperativa Armando Diaz avente “per oggetto esclusivo la costruzione, l’acquisto e la locazione ai soci e non soci e la vendita ai soci di case popolari”. Primo presidente fu Giuseppe Pirovano.

Nata durante il regime fascista, aderì all’E.N.C. (Ente Nazionale della Cooperazione) e si rese disponibile ad accogliere nel proprio Consiglio alcuni esponenti fascisti senza però rinunciare ai tradizionali valori della dottrina sociale della Chiesa come l’interclassismo e la proprietà privata.

Venne scelto di intitolare la Cooperativa ad Armando Diaz, e non a un personaggio riconducibile alla matrice cattolica dei fondatori, molto probabilmente per non infastidire le autorità fasciste. Scartati personaggi di stampo marcatamente fascista, prevalse la via del nazionalismo; Diaz, eroe della prima guerra mondiale, era un simbolo dell’eroismo patriottico caro al Regime. In aggiunta, la sede della Cooperativa sorgeva in Viale della Rimembranza, accanto al monumento ai caduti, un’opera che aveva coinvolto tutte le forze sociali di Balsamo, tra le quali le cooperative cattoliche.

Il 14 dicembre del 1929 fu infatti acquistato un terreno di circa 1.500 mq. a sud di Viale della Rimembranza che il marchese Casati Sampa di Soncino, per i buoni uffici del parroco don Griffini, cedette al prezzo simbolico di 1.500 lire.

L’edificio che "sorge in provvidenziale aiuto delle urgenti necessità locative locali" si erge su tre piani ed è composto di complessivi quarantadue locali; "il piano terreno consta di un salone di grandi dimensioni [...] e di nove locali adibiti ad uso abitazione e di studio", mentre al primo piano vi sono sei appartamenti di due locali ciascuno, "tutte le cucine sono con acquaio ad acqua corrente" e i servizi, ancora in comune e posti ai diversi piani, sono esterni agli alloggi. Un piccolo cortile cintato delimita verso l’interno lo spazio occupato dal caseggiato dove sono ancora in via di ultimazione "un salone di metri sei per undici da affittarsi al Circolo" e un "lavatoio con vasche di cemento".

Il 12 ottobre 1930 venne inaugurato l’edificio alla presenza delle autorità cittadine e sindacali e di una vera folla di simpatizzanti e di spettatori. Ad ascoltare le parole pronunciate per l’occasione dal podestà Alberto Monti e dal parroco, erano presenti tutti i cattolici balsamesi, convenuti per celebrare un evento davvero importante nella loro storia: l’inaugurazione della prima casa, frutto della loro cooperazione e della nuova sede del Circolo Ordine e Concordia. Il momento più toccante dell’intera cerimonia fu senza dubbio la consegna delle chiavi ai primi inquilini della Cooperativa.

Quasi due anni dopo, sull’edificio fu posta una lapide commemorativa in marmo scolpito con le iniziali della Cooperativa, realizzata dai marmisti Sala, a ricordo della donazione del terreno per la costruzione sociale, atto munifico del marchese Camillo Casati Stampa di Soncino. La lapide fu inaugurata domenica 24 luglio 1932, alla presenza delle autorità locali, del podestà Alberto Monti, dei soci della Cooperativa e del Corpo Musicale San Martino.



GALLERIA FOTOGRAFICA

La lapide commemorativa

La facciata dove è collocata la lapide

La costruzione della Società Anonima Cooperativa Armando Diaz

Il contesto dove è ubicata la costruzione della Cooperativa

Il Cittadino della Domenica del 31 luglio 1932 rievoca la cerimonia di inaugurazione della lapide

12 ottobre 1930, manifesto per l’inaugurazione dellla casa del Circolo Ordine e Concordia