Antonio Tabucchi – Che ore sono da voi?
Raccolti scelti da Paolo Di Paolo
Ogni racconto diventa un racconto fantastico anche quando resta crudamente ancorato a una vicenda storica: la realtà non è mai solo quella che si vede, ha sempre, per l’appunto, un suo rovescio; implica equivoci e coincidenze che ne rivelano l’ambiguità, il suo essere interpretabile all’infinito, e mai una volta per tutte.
I racconti qui radunati non seguono la cronologia delle raccolte. Li ho messi in sequenza, collocandoli, senza schemi troppo rigidi, su una ideale linea della Storia: del nostro Paese, del Vecchio continente, del mondo.
I primi anni Cinquanta della vita familiare dei personaggi di Lettera da Casablanca, Capodanno, I pomeriggi del sabato – il tempo dell’infanzia, le ombre della guerra appena conclusa.
Gli anni Sessanta nei racconti Notte, mare o distanza, Piccoli equivoci senza importanza e Il battere d’ali di una farfalla a New York può provocare un tifone a Pechino?
I segni profondi lasciati dalla Shoah nel tempo raggelato dei sopravvissuti e dei figli delle vittime, nell’inedito Che ore sono da voi?
Il mondo stravolto dal crollo dell’Unione Sovietica nei racconti quasi speculari Fra generali e I morti a tavola.
Paolo Di Paolo
Antonio Tabucchi – Requiem
Pensai: quel tizio non arriva più. E poi pensai: mica posso chiamarlo "tizio", è un grande poeta, forse il più grande poeta del ventesimo secolo, è morto ormai da tanti anni, devo trattarlo con rispetto, meglio, con tutto il rispetto.
E adocchiai ai miei piedi la mia ombra, e anche lei mi parve assurda e incongrua, non aveva senso, era un’ombra corta, appiattita dal sole di mezzogiorno, e fu allora che ricordai: lui aveva fissato per le dodici, ma forse aveva voluto dire le dodici di notte, visto che i fantasmi appaiono a mezzanotte.
Requiem
Questo Requiem, oltre che una sonata, è anche un sogno, nel corso del quale il mio personaggio si trova ad incontrare vivi e morti sullo stesso piano: persone, cose e luoghi che avevano bisogno forse di un’orazione.
Ma, prima di tutto, questo libro è un omaggio ad un paese che io ho adottato e che mi ha adottato a sua volta.
Antonio Tabucchi
L’incontro si terrà in biblioteca, alle ore 21.00, in presenza al 1° piano – spazio ragazzi – e con collegamento ONLINE alla piattaforma Zoom.
La partecipazione al gruppo di lettura del giovedì è aperta a tutti, anche a chi non ha partecipato agli incontri precedenti, a chi non ha letto il libro o vuole soltanto ascoltare.
Per partecipare in modalità ON LINE e ricevere link e passcode di accesso a Zoom inviare una mail a: gruppoletturagiovedi@virgilio.it
Pagina del blog dedicata all’incontro (link)
Lisboa, eléctrico 28 (video – link)
Se di tutto resta un poco – Incipit (video – link)
Paolo Di Paolo - Antonio Tabucchi: il tempo, il rovescio, la Storia (estratto video – link)
Antonio Tabucchi racconta Requiem (video – link)
Antonio Tabucchi raccontato da Paolo Di Paolo (estratto audio - link)