Di e con Davide Giandrini
Settembre 1947. Abdon Pamich, un ragazzino di 13 anni fugge dalla sua città natale, l’amata Fiume, in calzoncini, maglietta e scarpe da ginnastica, insieme a suo fratello Giovanni. Senza la mamma. Senza il papà. Loro due, da soli. Corrono di notte, nel buio, tra i binari della campagna, per oltre cinque chilometri, alla ricerca di un treno che possa portarli verso un futuro migliore. Più sicuro.
Abdon diventò poi uno degli atleti italiani più medagliati nei 50 km di marcia, conquistando una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960 e a quelli di Tokyio nel 1964, due volte il titolo di campione europeo e 40 titoli italiani.
Una storia, la sua, che racconta anche il dramma delle foibe, di quello che migliaia
di italiani hanno dovuto subire dopo la seconda guerra mondiale, quando l’Italia sconfitta firmò il Trattato di pace che assegnava parte delle sue terre alla Jugoslavia di Tito.
Una storia profonda. Commovente. Con un finale con le braccia al cielo.
DAVIDE GIANDRINI
Autore, poeta e regista teatrale, si è specializzato nel teatro-canzone. Si è formato diplomandosi alla Scuola di Piero Mazzarella e grazie a un rapporto privilegiato con Giorgio Gaber. Ha partecipato a numerosi festival teatrali e trasmissioni televisive.
Ingresso libero e gratuito.