A CAUSA DEL PROVVEDIMENTO DI REGIONE LOMBARDIA, CHE PREVEDE LA CHIUSURA ANCHE DELLE BIBLIOTECHE, L’INIZIATIVA È STATA RIMANDATA
Sofocle, nella tragedia Aiace, ci invita in maniera più o meno diretta a riflettere sui nostri pensieri e sulle nostre azioni fatte “di pancia”. Ci mostra come un grande eroe è tale nei momenti di crisi, che siano dovuti a epidemie, guerre o scontri di diverso tipo, perché è proprio nei momenti di crisi che devono essere espressi in massimo grado i valori su cui si basa una società e prima ancora un individuo. Odisseo ci invita a mettere da parte la collera e la vendetta; Aiace, a modo suo, ci insegna che ascoltare la “pancia” può rivelarsi fatale.
«Poiché il morbo imperversava oltre ogni sopportazione, gli uomini, non sapendo quale sarebbe stata la loro sorte, si abbandonavano all’indifferenza per le cose sacre come per quelle umane - la malattia segnò l’inizio, per la città, di uno stato maggiore di insicurezza e illegalità». Così Tucidide, ne La guerra del Pelopponeso, racconta della diffusione in Atene della peste, virus implacabile che decompone rapidamente il corpo sociale quanto quello fisico, diffondendo un clima di sospetto ed esasperando i momenti di conflittualità. Da questo brano fino alla Colonna infame di Manzoni, la letteratura ci aiuta a comprendere le varie dimensioni del “contagio”, le sue ripercussioni sugli equilibri della comunità e sul rapporto con l’altro.
Condurremo una riflessione sui sentimenti umani della collera e della vendetta, a partire dalle manifestazioni di pregiudizi e paure irrazionali verso le comunità cinesi a causa dell’allerta per il coronavirus.
A cura di: Simone Orioli, Alessandro Buda, Bianca Nogara e Valentina Nicole SavinoPosti limitati
È necessaria l’iscrizione ai singoli incontri
Info: 02 66 023 557 · ilpertini@comune.cinisello-balsamo.mi.it