Attraverso esempi di scelte improntate al pragmatismo, tratte dalla propria esperienza di governatore della Lombardia, Maroni traccia l’elogio di un approccio alla politica privo di steccati ideologici. E fa una netta distinzione tra un “rito romano” caratterizzato da liturgie e lentezze procedurali e un “rito ambrosiano” improntato a concretezza ed efficienza; una differenza che appare oggi, se possibile, ancora più accentuata di un tempo.
Offuscata dal chiacchiericcio social, persa in un battibecco nevrastenico, la politica dei palazzi smarrisce la sua missione: migliorare la vita delle comunità che rappresenta, mossa da una passione innata e inderogabile. Roberto Maroni punta il dito su cosa non ha funzionato nel nostro Paese e in Europa e su cosa oggi, nei primi mesi di governo giallo-verde, manca all’azione dell’esecutivo, non risparmiando consigli e suggerimenti ai due partiti di maggioranza.
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