interrogazione: scuola civica di musica. Da diversi anni frequento la scuola civica di musica e l’organizzazione della stessa mi lascia sempre un po’ perplesso nel momento dell’iscrizione, nella definizione degli orari e dei giorni di frequenza, ma in particolare i saggi di fine anno. Non mi è per niente chiaro il criterio, con cui vengono stabiliti gli spazi per i saggi delle singole classi e dei diversi professori. Per esempio: perché alcuni vengono svolti in Villa Ghirlanda, mentre altri nella saletta della scuola civica? L’ultimo saggio, cui ho assistito, è stato organizzato nella sala della scuola civica con classi diverse di chitarre e violini, i cui posti a sedere disponibili erano meno della metà di quelli necessari per il pubblico presente. Non è intervenuto il Direttore della scuola a presentare nemmeno e salutare e la serata è stata organizzata in modo molto amatoriale. Sono convinto che la professionalità dei docenti e i cittadini che frequentano la scuola e che pagano prezzi non poco onerosi, meritano qualcosa di più. Chiedo di avere chiarimenti in merito e la possibilità di avere una relazione in Consiglio sull’andamento della scuola civica RISPOSTA DELL’ASSESSORE FASANO ALL’INTERROGAZIONE N. 204 DEL 08.07.2010 Scuola Civica di Musica e i saggi di fine anno, ce ne sono – mi sembra – alcuni previsti all’interno della scuola, e altri che sono invece previsti in luoghi pubblici. Quest’anno abbiamo avuto un calendario di saggi di fine anno, tra l’altro saggi molto belli e interessanti, per la qualità dell’esibizione degli allievi, che si sono svolti in Villa Ghirlanda in Sala degli Specchi, perché lì c’è il pianoforte per la musica classica, e al Salone Matteotti per la musica d’insieme. Farò una verifica per capire se è possibile il prossimo anno, eventualmente, anche prevedere dei luoghi meno stipati ed angusti dell’Auditorium dell’attuale Civica Scuola di Musica, che contiene una cinquantina – sessantina di persone, per fare i saggi anche di coloro che sono portati alla conclusione del loro percorso annuale, senza un’esibizione in luogo pubblico.