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n. 136 13.05.2010

Aldo Tediosi e Mattia Menegardo

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2010 INTERROGAZIONE 136 TEDIOSI E MENEGARDO

RISPOSTA DELL’ASSESSORE MAGNANI ALL’INTERROGAZIONE N. 136 DEL 13.05.2010

Buonasera. Devo rispondere all’interrogazione fatta sia dal Consigliere Tediosi insieme al Consigliere Menegardo, se non sbaglio, e dal Consigliere Malavolta.
Ringrazio della presenza dei genitori, o comunque dei cittadini che hanno composto questo comitato in difesa del nido Trottola, o comunque in difesa dei servizi pubblici di qualità. L’affermazione fatta “nidi pubblici di qualità” io la prendo come un’affermazione fatta a nostra favore, nel senso che questo vuol dire che i nostri nidi pubblici sono di qualità, non lo prendo come un attacco ma come un incoraggiamento a fare sempre meglio.
Io ho già sentito la firmataria del volantino, la signora Daniela, al mio ritorno dal viaggio in Austria e mi pare di avere espresso la disponibilità dell’Assessorato, e comunque dell’Amministrazione, a incontrare il gruppo di genitori che si costituisce. Qui rinnovo questa disponibilità, come abbiamo già fatto prima, abbiamo già incontrato i genitori nella fase di illustrazione di quelli che sarebbero stati i cambiamenti, chiaramente, dietro questa richiesta ancora più disponibili a incontrarli. Però mi sentivo di fare due precisazioni.
Come dicevo alla signora Daniela, alcune informazioni fatte nel volantino, e anche oggi ho trovato la vostra raccolta di firme in ufficio, ci sono delle cose non precise, quindi nel momento in cui faremo l’incontro potremo confrontarci su quello che voi affermate e quello che l’Amministrazione invece ha intenzione di fare e sta facendo.
Però alcune cose vorrei dirle in questo momento. Io credo, proprio come dite voi, i nostri servizi sono di alta qualità, riconosciuti anche in questo periodo che abbiamo molti incontri con la professoressa Susanna Mantovani della Bicocca, che negli anni ’70 proprio su Cinisello, avanguardia all’epoca dei servizi nidi pubblici, ribadisce sempre di quanto non siano tra i migliori esistenti sul nostro territorio.
Questo mi fa dire che la scelta di spostare i bambini, quindi il servizio della Trottola, il servizio Arcobaleno in via San Carlo, quindi da via Vittoria in via San Carlo è proprio seguendo questa linea. Il nuovo nido, che grazie a un contributo provinciale è stato fatto in via San Carlo, dove prima c’erano i servizi integrativi, ci dice questo. Nel senso che abbiamo approfittato di quel finanziamento per rendere quel nido non solo ristrutturato, bello per dei servizi integrativi, ma renderlo proprio un nido, che ci consentisse a differenza della Trottola anche di avere una sezione lattanti che oggi alla Trottola non c’è. Quindi di rispondere a una richiesta della cittadinanza anche per i tre – quattordici mesi, in una zona della città dove questo tipo di servizio non c’è. Quindi, mentre da questo lato abbiamo il Raggio di Sole, la Nave, spostare sull’altra parte della città un servizio di asilo nido. Questo ci sembrava importante, in più, in uno spazio ristrutturato e nuovo, che offre sicuramente molto spazio per i bambini.
Viene detto anche che noi spostiamo i bambini e non teniamo in considerazione la loro vita, le loro ore passate al nido. Non è così, tutto questo è stato fatto sotto il controllo della pedagogista che, per chi la conosce, non mi sembra essere una persona che vuole male ai bambini, anzi, mette sempre e soprattutto i bambini prima di tutto e poi il resto, i numeri e quant’altro. Quindi mi sembra che questo spostamento viene fatto nell’ottica di un miglioramento dell’offerta e non sicuramente di un peggioramento, rispetto anche a quello che diventerà la Trottola. La Trottola diventerà un polo dei servizi all’infanzia, servizi integrativi all’infanzia, quindi gioco, ma non solo. Quello che da anni è collocato in affitto nei locali dell’Aler in via Giolitti verrà spostato alla Trottola e vi posso assicurare che i genitori che ho incontrato nei nidi quando ci sono state le giornate dei nidi aperti erano molto felici di poter avere finalmente uno spazio che era un nido e non un locale adibito al servizio.
I bambini che oggi sono in via Verga perché erano prima in via San Carlo, e che quindi per un anno, poveri cicci, sono stati un po’ parcheggiati in un luogo ristrutturato e rimesso a sistema solo per poco, potranno avere di nuovo un luogo consono a quella che è la loro vita nel nido. Quindi mi sembra che tutto questo sia stato fatto proprio per rendere più qualità e non diminuire la qualità. Le educatrici saranno le stesse che oggi hanno i bambini alla Trottola, nessuno ha mai detto che non saranno quelle educatrici. È chiaro che, come vi è stato detto, ed è stato ribadito più volte, ci sono i problemi di part-time, di maternità, di sostituzioni, ma questo non è insito nel cambiamento di sede. Le educatrici della Trottola verranno. È chiaro che dovranno scegliere. Se poi le educatrici sceglieranno di rimanere alla Trottola e fare altro, oppure di andare in un altro nido, questo non dipende da noi, noi abbiamo chiesto alle educatrici di sposarsi insieme ai bambini.
Che dire ancora. Ribadisco la disponibilità a incontrare le rappresentanti, se volete possiamo dopo concordare direttamente un giorno in cui ci possiamo incontrare, per quanto riguarda il resto, alle interrogazioni chiaramente daremo anche una risposta scritta.
Una cosa che volevo comunicare, siccome dovevamo comunicare ai genitori l’organizzazione estiva dei nidi, abbiamo preso quest’occasione e abbiamo fatto una lettera a tutti coloro che usufruiscono del servizio nidi per ribadire quello che vi ho appena detto, viene proprio scritto nero su bianco quindi non ci sarà possibilità di dire che quello che affermiamo è diverso.
C’era un’altra cosa che si ribadiva nelle varie obiezioni fatte rispetto a quello che ne sarà del nido la Trottola, è vero, c’è un pezzo del nido la Trottola che ruota intorno alla cucina che rimarrà vuoto, dove purtroppo potranno essere messi i bambini che per un anno vorrebbero frequentare ancora il nido, perché la Legge non permette di avere due servizi nello stesso luogo. Di quel pezzo decideremo poi quale sarà la scelta più giusta da fare, stiamo pensando e ragionando di poter… abbiamo avuto richieste di mamme per la progettazione o la possibilità di fare questa forma di tagesmutter, che è l’asilo in casa. Noi pensiamo, con l’aiuto anche di Bicocca, che a Cinisello Balsamo il tagesmutter non ha molto senso, perché può avere senso a Bolzano, dove gli spazi e il verde di un certo tipo, noi qui a Cinisello invece nel fare il tagesmutter in un appartamento ha poco senso, potremmo chiedere a queste mamme se hanno voglia di mettersi insieme, e poter fare un nido gestito da loro in forma cooperativa. Oppure avendo comunque un rapporto molto proficuo con i nidi accreditati del territorio, dal privato al privato sociale, fare una gara di assegnazione di quello spazio. Nessuno vuole né esternalizzare né privatizzare i servizi nido oggi a Cinisello, quelli gestiti direttamente dall’Amministrazione, questo mi sembra importante precisarlo. Direi che su questo può essere sufficiente.

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2010 risposta int. 136
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