Infine, nel mese di novembre durante l’approvazione del bilancio dell’AMF, facevo notare che la quota complessiva del pasto delle mense scolastiche, ottenuto da quanto versato da noi genitori e quanto versato dal Comune, era di oltre 6 euro a pasto, e si poteva considerare oggettivamente alta. Io facevo notare che la quota di oltre 6 euro a pasto era oggettivamente alta, soprattutto in riferimento a quanto mangiato dai bambini delle nostre scuole. A tale affermazione il Sindaco è rimasto sorpreso, le testuali parole non le ricordo, ma poi magari dai verbali le potremo ricavare, dice che a suo dire i buoni pasto normalmente distribuiti ai lavoratori sono di un valore intorno ai 12 euro superiore. Leggo dalla delibera 405 del 10 dicembre 2009, che si autorizza la sottoscrizione espressa dalle delegazioni trattanti, riguardante l’aumento del valore facciale del buono pasto per i nostri dipendenti comunali, a partire dal primo gennaio, che portano il valore da 6,03 euro a 6,90 euro. Riflessione, se il Sindaco ha ragione nel dire che il buono medio di un dipendente almeno di 12 euro, allora i nostri dipendenti hanno un contratto con un buono pasto del valore molto misero. Oppure se il Sindaco ha preso una cantonata, e quindi il valore del buono pasto è inferiore normalmente, allora dobbiamo renderci conto che per un bambino di tre anni spendiamo come per un adulto per dargli da mangiare. Quindi chiederei un chiarimento in merito, e anche e soprattutto una riflessione. risposta int. 16 2010