Dal 22 al 26 aprile 2024 si è tenuto il primo incontro faccia a faccia con i partner europei a Barcellona.
Il team si è rivelato più internazionale del previsto, con la presenza di membri provenienti da diverse nazionalità, che andavano oltre i Paesi partecipanti. I team rappresentavano la Spagna (IAAC Atelier / FabLab BNC), il Lussemburgo (Art Square Lab), l’Italia (Comune di Cinisello Balsamo) e la Francia (Cap Sciences, ente capofila).
Dopo una breve sessione di presentazioni individuali e un riassunto del progetto, è stata organizzata una presentazione del quartiere Poblenou, ex epicentro industriale della Catalogna ora zona in forte trasformazione e quartiere rinomato per la presenza di università, musei e realtà creative legate in particolare ad arte, design ed architettura, di laboratori innovativi ed incubatori di startup affiancati da
nuove costruzioni che ospitano realtà high tech. Durante la visita presso il FabLab BNC, legato all’istituto di architettura IAAC, uno dei primi e più grandi fablab in Europa, siamo rimasti colpiti dalla vastità degli spazi e dalla varietà delle attrezzature, nonché dalla vivace atmosfera dovuta alla presenza di numerosi "makers" e gruppi in visita.
Durante il primo giorno, il team ha anche avuto l’opportunità di visitare il TransfoLab, un laboratorio più piccolo ma altrettanto interessante, situato nelle vicinanze del FabLab BNC. Qui abbiamo potuto osservare progetti innovativi, come l’allevamento di mosche per la produzione di materiale biologico e varie iniziative di falegnameria, come la lavorazione del truciolato pressato, coinvolgendo attivamente la comunità locale, soprattutto i giovani.
Nel secondo giorno, dopo una discussione sulle riflessioni della giornata precedente, abbiamo studiato vari progetti in corso da parte dei nostri ospiti, al fine di stimolare ulteriormente il nostro team riguardo a ReeFab.
In particolare, abbiamo approfondito il progetto Centrinno, che coinvolge oltre 20 partner provenienti da tutta Europa e si focalizza sulla condivisione delle migliori pratiche, pur adattandosi alle specificità di ciascun territorio e alle risorse disponibili. Sebbene non si tratti di un modello direttamente applicabile a ReeFab, abbiamo raccolto numerosi spunti utili per lo sviluppo del nostro progetto, grazie alla diversità e alla ricchezza di esperienze presenti nel progetto Centrinno. Dopo il pranzo, il team ha visitato un altro laboratorio, Simbiotica, focalizzato sulla produzione di materiali biologici, ad esempio per l’abbigliamento.
Abbiamo ricevuto un’accoglienza calorosa da parte di due entusiaste esperte che ci hanno illustrato le molteplici opportunità di produzione e gli utilizzi potenziali di questi materiali, i quali, sebbene al momento abbiano principalmente un impatto simbolico, sottolineano il crescente interesse dei nostri giovani target per la riduzione dell’impatto ambientale.
Il terzo giorno è stato dedicato alla visita a Valldaura Self Sufficient Labs, campus e sede distaccata di FabLab IAAC situato su una altura fuori città.
Il campus ospita in residenza circa una ventina di persone, in particolare gli studenti del Master in Advanced Ecological Buildings & Biocities. A Vallaura si progetta e si prototipa in un ambiente fortemente immersivo partecipando alla realizzazione vari progetti design ecologico e sociale.
E’ forte la focalizzazione sulla economia circolare, i manufatti in legno risultati dei progetti di master, come ad esempio la casa solare per coltura idroponica, sono realizzati con materiali il più possibile locali. Gli studenti seguono ad esempio il processo del legno dalla scelta degli abeti da abbattere alla stagionatura alla lavorazione con tecniche tradizionali o macchine a controllo numerico. Durante la visita ci sono stati presentati molti progetti. In particolare, siamo stati ispirati da progetti di coltivazione distribuita e sostenibile e di riuso creativo di materiali spesso ritenuti di scarto.
Valldaura Self Sufficient Labs ha generato come spin-off i ristoranti a chilometro zero Green Leka, dove abbiamo pranzato, e Leka, nel quartiere di Poblenou, entrambi arredati con progettazione open source da IAAC FabLab. Dopo pranzo si è lavorato per preparare la successiva fase del progetto, l’esplorazione delle realtà territoriali possibili partner e stakeholder delle azioni di progetto.