PAREGGIARE PER VINCERE

Titolo dell’attività: PAREGGIARE PER VINCERE

L’attività richiede un rimborso simbolico di € 100.00 per ciascuna classe partecipante, a disponibilità limitata ed è realizzabile solo in presenza

Destinatari: scuola primaria e secondaria di I grado

Classi: 3°,4° e 5° primaria e 1° e 2° media della secondaria di I grado

Numero massimo di alunni: gruppo classe

Dove: Giardino/palestra della scuola aderente o al Centro sportivo Frattini, in Cinisello Balsamo, Via Frattini

Numero incontro e durata: 3 incontri da 90 minuti ciascuno

Descrizione dell’attività:
Il percorso sarà avviato con la richiesta ai bambini e alle bambine di realizzare un disegno che rappresenti il loro “modello” di calciatore e di presentarlo al gruppo. Al termine della giornata saranno ripresi in mano i disegni, commentandoli: sarà interessante osservare se e come la percezione della figura di calciatore è cambiata per i partecipanti (i calciatori sono solo uomini? Quale struttura fisica hanno? Sono soggetti singoli o inseriti in un contesto di squadra?). Tale momento finale sarà accompagnato dalla presentazione di fotografie e storie di calciatrici di successo.
Ogni incontro si articolerà in:

1) Un primo momento di giochi e attività di educazione non formale sul tema della parità di genere nello sport, in particolare nel calcio. Le modalità di coinvolgimento dei/delle partecipanti comprenderanno:
- un momento di ice-breaking in occasione del quale si chiederà ai bambini e alle bambine che sport piace alle loro figure di riferimento (ad es. mamme, papà, nonni…) e cosa vorrebbero diventare da grandi.
- un “quiz” interattivo utile a indagare le percezioni di partenza relative alla tematica degli stereotipi di genere, partendo dalla descrizione di quello che per loro è il “modello” di calciatore; il gioco includerà attività di movimento nello spazio, e un momento di debriefing finale che approfondirà le differenze fisiche tra uomini e donne in termini di muscolatura, prestanza fisica, tecnica e così via.

2) Un secondo momento dedicato all’allenamento di calcio con esercizi specifici di base, con l’obiettivo di conoscere il proprio corpo sia dal punto di vista motorio globale, sia mentre è a contatto con il pallone.
Uno spazio di sperimentazione libera e accogliente dove ogni partecipante potrà scoprire la propria identità e l’amore per lo sport.
Un allenamento per tutti, ma con una particolare attenzione all’inclusione del genere femminile, con l’obiettivo di valorizzare le attitudini e le capacità tecnico-tattiche, migliorare la tecnica di base dal punto di vista della crescita, sviluppare la capacità di prendere decisioni in breve tempo, infine, accrescere gli strumenti percettivi e di intervento sul gioco.

Sarà garantita la presenza di un gruppo di tecnici specializzati che, oltre ad insegnare l’ABC del calcio, cercheranno di far conoscere ai partecipanti le prime regole di comportamento sportivo, la convivenza e il rispetto della disciplina.

Obiettivi:
1. Promuovere la riflessione sulla parità di genere nel mondo dello sport.
In primo luogo, il nostro progetto rappresenta una sfida per superare gli stereotipi della società italiana legati ancora alla diversificazione tra “attività da/per maschi” e “attività da/per femmine”.
Crediamo che il movimento e l’attività motoria durante il periodo dell’età evolutiva siano un punto sostanziale del processo di crescita del bambino e siamo fermamente convinte del fatto che non esistano sport o discipline sportive “maschili” o “femminili”.
Il gioco del calcio sarà uno strumento utile ad ampliare la riflessione sul tema del ruolo della donna nello sport e della necessità di promuovere la parità di genere.
Per i bambini partecipanti, questo si tradurrà in un nuovo punto di vista relativo alla figura delle compagne nei momenti di gioco, rivalutando la stessa in un’ottica di maggior rispetto, inclusione e valorizzazione.
Per le bambine, l’attività avrà un impatto sulla loro consapevolezza, autostima, fiducia nelle proprie capacità di raggiungere e conquistare degli spazi che il senso comune immagina esclusivamente come maschili.
Vorremmo inoltre trasmettere loro valori quali la libertà, l’autodeterminazione e la forza di volontà.
Il numero di atlete che praticano il calcio aumenta di anno in anno, rendendolo uno degli sport femminili che sta avendo maggior crescita. Vorremmo che tutte le bambine e ragazze che si avvicinano a questo sport non debbano più sentirsi inadeguate.

2. Promuovere lo sport come strumento di aggregazione e mezzo per creare un senso vivo di “comunità”.
Il gioco del calcio, per la sua semplicità e versatilità, è capace di aggregare persone diverse tra loro, un ambito virtuoso di incontro e socializzazione. Il “sistema calcio” si conferma come un pezzo del sistema formativo della società italiana, con responsabilità importanti per quanto riguarda l’educazione sia del fisico che delle capacità relazionali delle persone coinvolte.
Il progetto mira a trasmettere ai bambini valori legati al rispetto reciproco, all’osservanza delle regole e all’inclusione, rafforzando il senso di appartenenza a un gruppo.
Il calcio è disciplina, rispetto, fiducia nel compagno, responsabilità, azione ma anche riflessione, attività fisica ma anche mentale.
Lo sport è un prezioso strumento che consente ai bambini di interiorizzare il senso di appartenenza ad una comunità più ampia, dove le scelte degli individui sono interconnesse e possono avere conseguenze le une sulle altre.
Lo sport richiede aiuto e cooperazione; la squadra funziona come una piccola comunità educante dove i ruoli sono interdipendenti e atti al “tirare fuori” competenze espresse nel corpo e attraverso il corpo.
Il campo da calcio può essere lo spazio in cui i bambini possono toccare con mano i principi utili a vivere nella società civile, per questo il progetto vuole valorizzare la funzione dello sport come mezzo privilegiato di educazione alla cittadinanza.
Lo sport è per definizione uno strumento educativo informale: come non pensare al parallelismo “dal campo alla vita”?

3. Promuovere uno stile di vita sano attraverso lo sport con attività di educazione non formale all’aria aperta.
Il calcio è per definizione uno sport che si svolge all’aperto: un’esigenza che diventa centrale in un momento storico che ha costretto le famiglie a limitare in maniera drastica le attività fuori dalle mura domestiche. Le restrizioni dovute al contenimento della pandemia hanno avuto un impatto particolarmente negativo sui bambini, sulle loro opportunità di sviluppo relazionale con i loro coetanei e sulla possibilità di espressione e movimento.
L’attività proposta sarà indirizzata allo sviluppo e al miglioramento degli schemi motori di base e delle capacità coordinative, in particolare negli spazi aperti che caratterizzano i campi da gioco.

Attività ideata e realizzata da: LADYSOCCER ASD
Ladysoccer nasce con il primo evento tenutosi il 26 marzo 2017 e si sviluppa come vero e proprio movimento che persegue l’obiettivo di sviluppare, far conoscere e diffondere il calcio femminile in ogni ambito e aspetto sotto il marchio registrato LADYSOCCER® e con il suo relativo slogan “RESPECT FOR WOMEN’S SPORTS”.
Dal 2017 ad oggi, ha organizzato tornei e campionati di calcio femminile nella provincia di Milano, oltre a differenti iniziative sportive grazie alle quali non sono mai mancati interessanti momenti di aggregazione di più e meno giovani.

Per eventuali approfondimenti: http://www.ladysoccer.it/