La pesca è un’attività antichissima e attuale al tempo stesso. Un lavoro con cui l’uomo si è procurato e continua a procurarsi il cibo sia nel mare che nelle acque dolci, ma anche un piacevole passatempo e uno sport affascinante.
Può sembrare sorprendente, ma esiste un sottile filo che lega le nostre Società di cannisti all’antica tradizione di chi, partendo dal villaggio di Cinixellum, andava a gettare le proprie reti nelle limpide acque dei fiumi Seveso e Lambro.
La più antica notizia di un pescatore nostro concittadino risale infatti all’inizio del XV secolo: un certo Fachino de Cinisello, assieme a tre suoi soci, riforniva regolarmente la corte milanese del duca Filippo Maria Visconti. E doveva essere un tipo onesto oltre che bravo nel suo mestiere, se è vero che un apposito decreto lo esentava dall’incidere i pesci che vendeva a corte.
A buon pescator poche parole…
Con il trascorrere dei secoli la situazione è cambiata sia per i pesci che per i pescatori locali.
L’inquinamento industriale ha sconvolto l’ambiente, la flora e la fauna lungo il Seveso e il Lambro, mentre per i contadini e gli operai la pesca si è trasformata prima in un passatempo e poi, negli ultimi decenni, per alcuni è diventato un vero e proprio sport.
In automobile è più agevole raggiungere i posti migliori dove gettare la lenza e sperare di riempire il retino trascorrendo una giornata a contatto con la natura.
In compagnia si pesca meglio e si dividono le spese, ma quando un gruppo diventa numeroso ha bisogno di un’organizzazione.
Sorgono così negli Anni Sessanta le prime Associazioni di Cannisti, che presto accostano alla passione anche lo spirito agonistico, con regolamenti ben definiti, gare e campionati. La concorrenza tra i cannisti è accanita e un buon risultato richiede l’impiego di materiali e di tecniche sempre più sofisticati.
Tra i pescatori si diffondono anche norme e comportamenti improntati al rispetto per la natura: il pescato si mantiene in vita e viene liberato al termine della giornata.
Degno alfiere degli oltre cento tesserati e delle migliaia di appassionati locali è Umberto Ballabeni, cannista in forza alla Società Longobardi Milo.
Ballabeni è un autentico asso della lenza: due volte Campione Italiano nella gara individuale e altrettante in quella a squadre, è da anni un punto di forza della Nazionale Italiana con cui ha conquistato ben quattro titoli mondiali a squadre.
Sono comunque centinaia i nostri concittadini che, per pura passione e senza appartenere ad alcuna Società, muniti di canna e mulinello, rinnovano le gesta di Fachino di Cinisello insidiando i pesci sui nostri fiumi e laghi.
Una passione che si manifesta in una nutrita serie di manifestazioni e gare cittadine tra cui spiccano il Trofeo di Pesca Città di Cinisello Balsamo, che coinvolge tutte le Associazioni di Cannisti locali e soprattutto il Trofeo Auprema, che coinvolge direttamente sia i giovanissimo pescatori che i portatori di handicap e i disabili.
Negli ultimi anni sta riscuotendo un notevole successo uno sport nuovo, dal grande fascino: l’attività subacquea.
Questa disciplina, inserita nella Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, annovera a Cinisello Balsamo un discreto numero di praticanti
Nel 1977 alcuni appassionati fondano il Gruppo Sportivo Subacqueo Cinisellese ’Barracuda Sub’ per promuovere l’attività amatoriale e agonistica nel nuoto pinnato e organizzare nel contempo anche corsi per sommozzatori e in apnea.
Un’eredità che è passata oggi nelle mani dei fondatori e degli animatori del ’Lion Fish Club’.