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Pallacanestro

La carenza di strutture, almeno fino agli anni Cinquanta, ha ostacolato qualsiasi progetto di diffondere la pallacanestro tra i giovani.
D’altro canto a quell’epoca i giornali dedicavano ben poco spazio al basket. I nostri ragazzi potevano praticare questo sport solo nelle ore di Educazione Fisica nelle Scuole Superiori, a meno che non fossero tanto appassionati e bravi da trovare spazio nelle Società di Milano, di Sesto o di Monza.
E’ questa la scelta compiuta alla fine degli anni Trenta da Gianna Rusconi che, dopo l’atletica e il motociclismo, si dedica con passione al basket nelle fila della Canottieri Milano prima e dell’Ambrosiana Milano poi, con le quali conquista alcuni scudetti femminili. E’ più volte convocata in Nazionale e nell’incontro disputato a Gevova nel 1942 contro l’Ungheria è la capitana delle cestiste azzurre.
Nell’immediato dopoguerra il basket locale è rappresentato dal balsamese Giuseppe Sforza, giocatore per diverse stagioni nella Pallacanestro Olimpia Simmenthal Milano e più volte convocato in Nazionale.
Si tratta però di due eccezioni, perché Cinisello Balsamo non ha ancora una propria organizzazione cestistica.
Negli anni Sessanta questa lacuna viene finalmente colmata: i flussi migratori cambiano il volto della città, accanto alle nuove scuole sorgono le palestre e il basket conosce una rapida diffusione soprattutto tra i giovani.
Sono gli anni in cui lo scudetto è una questione privata tra Milano, Varese e Cantù, gli anni in cui le mitiche scarpette rosse del Simmenthal e lo squadrone della Ignis Varese spadroneggiano in Europa, l’epoca in cui arrivano in Italia i primi assi stranieri e i media scoprono e alimentano il fenomeno basket.
Tutto questo basta e avanza per indirizzare verso la pallacanestro molti ragazzi di Cinisello Balsamo.
Alla metà degli anni Settanta viene fondata la Società Pallacanestro Cinisello Balsamo che impiega le proprie risorse soprattutto nel settore giovanile; anche gli oratori fanno la loro parte e tra gli altri il G.S. Stella Azzurra ’56 e l’U.S. Speranza attivano al loro interno una sezione di basket.
Negli anni seguenti l’attività della Società Pallacanestro Cinisello viene proseguita dall’ASA Cinisello.
La costruzione del Palazzetto dello Sport dedicato a Salvador Allende diventa l’occasione per portare a Cinisello Balsamo il grande basket: Jacopo Castelfranchi sponsorizza con la sua G.B.C. la squadra femminile del presidente Franco Buratti e dei suoi vice Renato Monti ed Enrico Crespi.
La G.B.C. brucia le tappe: vince il campionato di Serie B ed entra di prepotenza nella massima serie femminile. Sospinta dal caldo tifo del pubblico di Cinisello Balsamo, arriva anche a disputare due incandescenti, e purtroppo sfortunate, finali scudetto nel 1982 e nel 1983 con la Zolu Vicenza.
Anche quando alla G.B.C. subentrano altri sponsor: Deborah prima e Gemeaz Cusin successivamente, la squadra continua a giocare a Cinisello Balsamo, raggiungendo ancora nel 1986, nel 1987, nel 1988 e nel 1989 la finale scudetto, ma senza mai conquistare il titolo.
In quegli anni di grande basket femminile gli appassionati locali possono ammirare le prodezze delle ’star’ americane Valery Steel, Valery Walker, Medina Dixon e Jennifer Gillom, assieme a quelle di cestiste italiane di assoluto valore come Mobel Bocchi, la Bordesson, la Talamona, la Nava e la Zanotti.
Conclusasi questa splendida pagina sportiva, non diminuiscono né l’interesse né la passione dei giovani e dei giovanissimi per la pallacanestro, che oggi propone diversi e frequentatissimi corsi di minibasket, oltre a tutta la gamma delle compagini del settore giovanile e delle prime squadre. Nel contempo il basket ha saputo proporre e portare avanti esperienze capaci di coniugare la pratica sportiva con la vita e i valori della solidarietà.
Sulla scia di una precedente esperienza vissuta negli anni Ottanta con la Società Briantea, da due stagioni il Palazzetto ospita le gesta degli atleti disabili della Società Antares Sport 1999 di Milano.

Data ultima modifica: 12 gennaio 2011
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