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Atletica Leggera

Quando la povertà e la miseria la facevano da padrone nella vita dei ragazzi di Cinisello e di Balsamo, quando a tavola c’erano solo la polenta e il pangiald, il pane di farina di granoturco, quando già a sette anni i bambini venivano spediti nei campi e le bambine in filanda a lavorare, c’era poco spazio per lo sport. Erano la fame e la fatica a dettare i loro ritmi di vita.
Eppure, in quel mondo contadino, correre e saltare - due attitudini assai utili nell’atletica leggera - erano qualità apprezzata tra i ragazzi: filare come il vento e scavalcare in agilità qualche siepe o staccionata era utile se si andava a rubare negli orti o si combinava qualche marachella.
Erano esigenze imposte dalla quotidianità, ma avevano ben poco a che vedere con l’atletica leggera, la sua pista e le sue discipline.
Per trovare le prime notizie di atleti locali occorre attendere la metà degli Anni Trenta, quando compare sulla scena nientemeno che una ragazza: Gianna Rusconi.
Ancora troppo giovane per poter guidare la tanto amata moto, Gianna Rusconi indirizza in una prima fase il suo temperamento agonistico verso l’atletica leggera. Nel 1935 entra nel G. S. Giovinezza di Milano, cimentandosi nella velocità e negli ostacoli alti. A quell’epoca e in una realtà come Cinisello Balsamo, una ragazza che si allenava in calzoncini corti e, soprattutto, che rientrava la sera dopo gli allenamenti da sola in tram, era quasi uno scandalo. I benpensanti e le malelingue non le impediscono comunque di proseguire a praticare l’atletica leggera e, in seguito, di cimentarsi in altre discipline sportive.
Al termine della Seconda Guerra Mondiale sale alla ribalta il secondo valido atleta locale: Angelo Meroni, il gigante buono di Balsamo, pesista e discobolo del G.S. Pirelli.
Nel 1949 Angelo Meroni si aggiudica la ’Sfera d’argento’, successivamente si laurea Campione Italiano di 2^ categoria nel lancio del disco e nel 1952 è Campione Italiano a squadre, vestendo in diverse occasioni anche la maglia della Nazionale.
Si tratta comunque di due eccezioni: la mancanza di strutture imponeva agli appassionati di emigrare verso i centri sportivi di Milano, o limitava la pratica dell’atletica a qualche ora di educazione fisica nelle scuole superiori.
Anche il tentativo dei dirigenti dell’oratorio San Luigi di promuovere questo sport attraverso l’organizzazione delle ’Olimpiadi Cinisellesi’ ottiene risultati poco lusinghieri.
Un primo, profondo mutamento è legato a un fenomeno culturale e sportivo al tempo stesso: gli anni Settanta vedono la riscoperta del piacere di camminare e di correre, dell’attività fisica all’aperto come esperienza fondamentale per la salute e l’equilibrio psicofisico. E’ la stagione delle marce non competitive, e sulla spinta di questo fenomeno si moltiplicano le Società Podistiche.
Nel 1980 l’entrata in funzione del Centro Sportivo ’Scirea’, dotato di una pista di atletica, consente agli appassionati di avviare il lavoro di base con i giovani e con le Scuole.
Un rapporto che trova il suo momento più significativo nella Festa dello Sport, una manifestazione ideata da Luigi Granata, promossa inizialmente dalla Polisportiva Sant’Eusebio e proseguita poi grazie alla collaborazione tra la Circoscrizione 4 e le Associazioni Sportive del Quartiere che è giunta alla sua XIX edizione.
L’impegno è alimentato dall’esempio e dai risultati che in quegli anni conseguono due atleti locali.
Valerio Rho si pone in evidenza come eccellente velocista sui 100 e 200 metri, guadagnandosi alcune convocazioni in Nazionale.
Stefano Malinverni consegue risultati ancora migliori. Quattrocentista di indubbie qualità, per tre volte è Campione Italiano di specialità (1978, ’79, ’80); nel 1979 alle Universiadi di Città del Messico conquista la medaglia di bronzo nella staffetta 4 x 400; l’anno dopo è medaglia d’argento ai Campionati Europei indoor a Vienna e di bronzo a Grenoble in quelli all’aperto. Alle Olimpiadi di Mosca conquista con la staffetta 4 x 400 la medaglia di bronzo: dopo il pugile Luigi Rovati, è il secondo atleta nella storia dello sport locale a vincere una medaglia olimpica. Nel 1981 a Zagabria in Coppa Europa conquista la medaglia d’oro nella staffetta 4 x 400 stabilendo per l’occasione anche il primato italiano.

Data ultima modifica: 12 gennaio 2011
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