L’orto coltivato in un contesto urbano può generare un’ampia gamma di benefici per la famiglia che lo occupa; benefici sociali, ambientali ed economici, che hanno a che fare con la natura, l’esercizio fisico, la salute e la nutrizione, l’autostima, la crescita personale, l’educazione ambientale, l’amicizia, lo sviluppo di capacità, l’espressione della propria cultura, l’inclusione sociale, la coesione sociale e molto altro. Un orto di 25 mq produce almeno 180 kg di ortaggi l’anno. La scelta di auto produrre frutta da orto (es. fragole, meloni) e verdura permette alle famiglie di risparmiare oltre il 10% delle spese destinate a questi generi alimentari. Su proposta dell’ Equipe sociale del Decanato, dopo attenta verifica interna e confronto con soggetti del Terzo settore già impegnati in esperienze simili (vd Legambiente, Ass. La Svolta e Ass. Anteas), si è deciso di avviare in forma sperimentale all’interno di un orto urbano attualmente assegnato per regolamento ai Servizi sociali dell’Ente, un’azione di “orto sostenibile e solidale”. Attualmente sono assegnatarie dell’orto due famiglie identificate rispettivamente dai servizi sociali e dai Centri di ascolto Caritas. La gestione del progetto è curata da una partnership formata da Decanato Caritas – Equipe sociale, U.d.P Welfare Generativo e Associazione Anteas. Data ultima modifica: 6 settembre 2018