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Nel 70esimo anniversario della Liberazione la città ricorda Nadia Gallico Spano, Madre Costituente

Un incontro per ricordare Nadia Gallico Spano. Nel 70esimo anniversario della Liberazione, Cinisello Balsamo rende onore ad una delle 21 donne dell’Assemblea Costituente, figura prestigiosa del panorama politico italiano del dopoguerra.

“Donne e Costituzione: le radici e il cammino”: questo il titolo dell’iniziativa in programma per domenica 19 aprile 2015.
Nell’Auditorium del Pertini, dalle 15, verrà proiettato in anteprima nazionale “Nadia Gallico Spano, Madre Costituente”, film/intervista realizzata dalla regista bolognese Antonella Restelli, che sarà presente all’incontro insieme alle figlie di Nadia, Chiara e Paola Spano.

All’appuntamento, coordinato da Debora Migliucci (storica e direttrice dell’Archivio del Lavoro), interverrà anche Lorenza Carlassare, professoressa emerita di Diritto Costituzionale all’Università di Padova.

Un’iniziativa importante per ricordare l’impegno di Nadia nelle istituzioni e nella società per il riconoscimento dei diritti e della dignità delle donne”. Così il sindaco Siria Trezzi ha presentato l’appuntamento di domenica, “un evento di grande significato in occasione del Settantesimo anniversario della Liberazione che precede un ricco calendario di iniziative che si terranno il 24, 25 e 26 aprile”, ha aggiunto Andrea Catania, assessore alle Politiche culturali.

L’incontro, ad ingresso libero, è a cura del Centro Documentazione Storica e dello Staff del Sindaco e della Giunta.

Nata in Tunisia, nel 1916, in una famiglia antifascista, Nadia Gallico Spano partecipa alla Resistenza. Condannata, riesce a sottrarsi alla cattura e a raggiungere nel 1944 l’Italia liberata. Fonda e dirige il giornale Noi Donne e l’Unione Donne Italiane. Dopo la Costituente, è parlamentare dal 1948 al 1958; in quel periodo si trasferisce in Sardegna che diventa per lei una seconda patria e una seconda casa. Negli ultimi anni di vita si dedica alla diffusione fra i giovani della conoscenza della Costituzione italiana. Muore a Roma il 19 gennaio 2006.

Mi piace chiamarla Madre Costituente, perché è anche grazie a lei se noi oggi, bambine, ragazze, donne, abbiamo fatto un passo in avanti nella società e possiamo godere di quei diritti che durante il fascismo e nel primo dopoguerra, le donne, in tutto e per tutto subalterne agli uomini, non potevano neanche sognare”, ha ricordato la regista Antonella Restelli.

Data ultima modifica: 15 aprile 2015
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