Figlia ed allieva di Teone di Alessandria, Ipazia – nata nella città africana tra il 355 e il 370 d.C. - si dedicò come il padre alla matematica, all’astronomia ed alla filosofia, acquisendo in tutte le discipline grande autorevolezza.
Seguace del neoplatonismo, insegnò con un ruolo di primo piano presso la scuola filosofica della sua città, esponendo il proprio pensiero anche nelle piazze, in un periodo in cui sia i decreti dell’imperatore Teodosio, sia l’attività dei vescovi alessandrini Teofilo prima, Cirillo in seguito, riducevano notevolmente la libertà di culto dei non cristiani.
In un clima di ostilità crescente nei confronti dei pagani, nel 415 d. C., a causa delle idee da lei professate, venne linciata a morte da parte di una folla di cristiani, forse con la corresponsabilità dello stesso Cirillo.
La tragica fine di Ipazia d’Alessandria ne fa una martire della libertà di pensiero.
In tale ottica la sua figura è stata recentemente riscoperta e valorizzata anche tra il grande pubblico, grazie ad una significativa produzione bibliografica ed all’uscita nel 2009 di un film di un certo successo.
Di tale produzione segnaliamo le principali opere narrative e saggistico-divulgative, nonché un libro destinato ai ragazzi, un dramma teatrale ed il film Agora sopra citato.
I testi e il film segnalati sono disponibili al prestito.