Anche il Comune di Cinisello Balsamo parteciperà alla manifestazione organizzata per domani, Mercoledì 9 ottobre, a Palazzo Marino per firmare simbolicamente per la legge contro il gioco d’azzardo che in seguito si trasformerà in raccolta firme per i cittadini. A rappresentare il nostro comune ci sarà l’assessore alle Politiche Sociali Gianfranca Duca L’iniziativa è sorta come reazione nei confronti dell’ultima sentenza del Consiglio di Stato (26 settembre 2013) che stabilisce che non devono essere i sindaci a determinare l’orario delle sale giochi, bensì i questori, i soli in grado di presidiare gli interessi di particolare rilievo pubblico che riguardano il settore del gioco e delle scommesse con vincita in denaro; individua inoltre il Tar del Lazio quale l’unico competente per l’esame di eventuali profili di illegittimità. “Il Comune di Cinisello Balsamo è sensibile a questo tema – ha dichiarato l’assessore Gianfranca Duca – sono infatti già state avviate una serie di iniziative sul territorio per contrastare la ludopatia, una patologia che ha risvolti non solo clinici ma anche economici e sociali. Lla nostra partecipazione a questa manifestazione è dunque importante per fare fronte comune” In particolare lo scorso anno il Comune di Cinisello Balsamo ha realizzato la campagna "Il Paese dei Balocchi” per la promozione del gioco educativo e la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo. In continuità con le azioni del progetto, nel mese di luglio si è svolto al Centro Culturale Pertini un Master sul gioco d’azzardo con l’obiettivo di creare competenze sul territorio. A breve inoltre aprirà uno sportello per giocatori d’azzardo e le famiglie promosso dal Comune con l’Associazione Orthos per lo Studio e Trattamento delle dipendenze patologiche. A ciò si aggiunge un articolo nelle disposizioni comuni del Pgt che prevede il divieto di insediamento di locali per la raccolta di scommesse come botteghini del lotto, bingo e sale da gioco d’azzardo nelle aree residenziali e comunque, in qualsiasi caso anche laddove sono possibili (terziario produttivo), devono essere mantenute distanze di almeno 150 metri da scuole, ospedali e chiese. Data ultima modifica: 8 ottobre 2013