Il Contratto di quartiere non è solamente un operazione di manutenzione straordinaria di patrimonio Erp accompagnato da azioni di tipo sociali.
Uno degli obiettivi che si prefigurava era quello di poter affiancare alle Case, alcuni servizi, e in questo senso sono state utili le nuove presenze di servizi per l’infanzia e la famiglia, luoghi laboratoriali, sedi per associazioni, servizi per gli anziani e nei prossimi mesi di un consultorio familiare.
Anche per quanto riguarda la Casa, se da una lato si è aumentato il numero degli alloggi grazie al lavoro di frazionamento e al piano della mobilità, dall’altro si è cercato di proporla anche ad altre ’categorie’ di utenti.
L’intento di questo mix sociale è senza dubbio quello di arricchire i quartieri di nuovi protagonisti e dare un ulteriore contributo al superamento dello stereotipo di quartiere ghetto.
E proprio in questi giorni, dopo aver già consegnato in passato 3 alloggi alle forze dell’ordine e 7 agli studenti universitari, ci apprestiamo alla consegna del secondo dei 2 alloggi previsti, a favore di altrettante cooperative sociali che li utilizzeranno per progetti di autonomia residenziale, in collaborazione con i servizi sociali del Comune.