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n. 133 05.07.2012

ENRICO ZONCA

Partirei con un’interrogazione al Sindaco, riguardante un fatto gravissimo, che ormai è stato confermato anche da una iniziativa della Magistratura, relativo alla vicenda dei forni crematori del nostro cimitero. I fatti dovranno ancora essere accertati appieno, ma stando alle notizie pubblicate sulla stampa, pare che siano state sequestrate 8000 pratiche, che attualmente sono al vaglio della Magistratura, che in parte sono irregolari.
È stata perpetrata a danno del Comune di Cinisello Balsamo una truffa che vede coinvolti dei dipendenti comunali, alcune imprese di pompe funebri, ed altre persone.
Sempre sui giornali ho letto che il Sindaco ha dichiarato che sta valutando, insieme con i suoi legali, gli elementi per una eventuale costituzione in parte civile nei confronti dei responsabili di tali azioni. Ci sono stati due danni a causa di questa operazione. Il primo danno, chiaramente, è di carattere patrimoniale, in quanto il Comune di Cinisello Balsamo è stato danneggiato per una cifra anche abbastanza consistente. Il secondo è un danno d’immagine enorme che ha subito il nostro Comune a causa di una vicenda che è finita su tutti i giornali nazionali, che ha portato la nostra Amministrazione comunale a fare una “figuraccia” perché si è capito che i controlli su queste pratiche erano inesistenti.
Pertanto, sussiste più di una ragione per chiedere non più di “valutare” di costituirsi parte civile, ma nel caso – come ormai è accertato – di rinvio a giudizio, il Comune di Cinisello Balsamo “dovrà” costituirsi parte civile, in modo da chiedere i danni non solamente patrimoniali causati da dipendenti infedeli ed altre persone che hanno sfruttato tale infedeltà, ma anche chiedere i danni per l’immagine negativa che ha avuto il nostro Comune nei confronti dell’opinione pubblica.
Posto, quindi, che dobbiamo assolutamente costituirci parte civile, spero che non si tratti della solita affermazione a mezzo stampa, a cui poi non seguono i fatti. Seguirò personalmente l’iter della procedura, perché abbiamo una serie di altre vicende che si sono disperse nel nulla, che purtroppo quando si dimenticano è come se non fosse successo nulla. Su questa vicenda vorrei che per una volta l’Amministrazione comunale facesse sentire la propria presenza, facendo da deterrente per evitare che casi analoghi, anche in altri settori, si ripetessero in futuro.

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2012 risp. interr. n. 133 Zonca
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