La terza interrogazione riguarda una Delibera di Giunta, la Delibera di Giunta n. 119 con la quale viene individuata la Cooperativa Uniabita quale soggetto attuatore dell’intervento di edilizia residenziale pubblica, ai sensi dell’articolo 42 e 43 della Legge Regionale 27 del 2009 a seguito di una richiesta di permesso a costruire per il recupero funzionale di porzioni di edifici mediante utilizzazione di parte delle volumetrie e superfici edilizie esistenti, riguardanti fabbricati di Via Aldo Moro, Via Leonardo da Vinci, Via Brunelleschi, Via Cornaggia, Via Mozart. Questo è il copia e incolla della Delibera di Giunta. La domanda è questa: quanti nuovi appartamenti verranno realizzati con quest’iniziativa? Inoltre, visto che il programma regionale per l’edilizia residenziale pubblica ha classificato il nostro Comune con un fabbisogno abitativo elevato e acuto, chiedo qual è l’ordine di grandezza del fabbisogno. In più quali sono stati i criteri di individuazione della Cooperativa Uniabita.

RISPONDE IL SINDACO

la legge prevede, la legge regionale, non mi ricordo il numero, questa legge prevedeva che i privati che avevano le condizioni per partecipare alla richiesta di finanziamenti per quanto riguarda l’edilizia sociale dovevano comunque individuare quelli che erano gli edifici ed essere indicati da una delibera di Giunta comunale che concordava degli interventi indicati e inoltrava, insieme alla cooperativa, questa proposta.
Si tratta di case in affitto ovviamente a canone concordato o convenzionato, stiamo parlando dei piloty delle cooperative Uniabita. Ovviamente, tutti coloro che si trovano nelle condizioni di partecipare a questa cosa lo sanno perfettamente, perché di questo si tratta, con una cosa interessante, un servizio dentro questo pacchetto di nuovi alloggi. Sul numero direi una stupidata, ma comunque non sono pochi, sono un numero interessante, però non vorrei dare numeri, quindi, questa cosa ve la darò per iscritto, perché non vorrei dare numeri fuorvianti. La cosa che mi sembrava giusto condividere con voi è che in uno dei piloty in via Aldo Moro, in una parte dei piloty sarà fatta una sorta di casa alloggio, comunità residenziale, insieme all’ANFAS per quanto riguarda i soggetti portatori di handicap.