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n. 77 10.05.2012

ALDO TEDIOSI

Al Sindaco,
Al Presidente del Consiglio,
Al Presidente della commissione Affari istituzionali,
Al Vice Presidente della commissione Affari istituzionali,

Modifica dello statuto comunale

Richiamando i diversi impegni presi nel passato al fine di modificare lo statuto comunale e in particolare mi riferisco alla comunicazione via e-mail del Presidente del Consiglio in data 21.7.2011 chiedo di conoscere se questa intenzione è ancora in essere e quando si pensa di iniziare il percorso dei lavori della commissione. Ricordo che oltre alle modifiche che da tale lavoro saranno proposte successivamente al Consiglio una decisione relativamente alla modifica dell’art. 56 riferita alla questione dell’acqua era già stata assunta da questo consiglio con l’approvazione di un ordine del giorno. A tal fine evidenzio anche il mio contributo inviato al Presidente del consiglio in data 19.9.2011 che riporto:

La comunità di Cinisello Balsamo
riconosce il Diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico ;
conferma il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico integrato e che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà ;
riconosce che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, la cui gestione va attuata attraverso gli Artt. 31 e 114 del d. lgs n. 267/2000.

RISPOSTA DEL PRESIDENTE SACCO

Vorrei dare una risposta che mi riguarda, poi integrerà il Sindaco e riguarda la questione dei lavori degli Affari Istituzionali. La Commissione Affari Istituzionali necessita di essere convocata, ovviamente, dal Presidente. Il Presidente ha tutti gli elementi, incluso anche le bozze dei lavori. È chiaro che in questo periodo in cui abbiamo un certo addensamento delle attività non è opportuno sollecitare, ma non c’è nessuna idea da parte del Presidente, dell’Ufficio di Presidenza di rinunciare ai lavori di aggiornamento dello Statuto e poi passare, se il tempo ce lo consente, ai Regolamenti di funzionamento del Consiglio comunale, delle Commissioni.

RISPOSTA DEL SINDACO

Ultima cosa che vorrei dire al Consiglio, al Consiglio tutto, perché tutti li avevo coinvolti, è che anch’io sono d’accordissimo sull’interrogazione di Aldo Tediosi, pur sapendo che è un grande problema oggi perché il nostro Consiglio Comunale non è certamente molto efficace nelle sue attività, ma io credo che il tema dello statuto sia adesso un’emergenza. Nel momento in cui tutti ci chiedono di cambiare delle regole e noi siamo chiamati a cambiare delle regole, per essere più trasparenti, più partecipativi, più efficienti, più controllabili, tutto quello che volete, o meglio, rispetto alle cose fatte, certamente dobbiamo accelerare il passo con forza da questo punto di vista. L’anno scorso avevo fatto avere a tutti voi, anche al Presidente della Commissione, una proposta per quanto riguardava le norme anticorruzione da inserire nello statuto e anche tutta una serie di proposte per quanto riguarda l’attivazione delle consulte territoriali. Lo dico perché c’è qui un cittadino che più volte mi sollecita, c’è una proposta di consulte territoriali e anche di regolamento per le consulte territoriali.
Una cosa che non sta funzionando, lo dico da vecchio amministratore, nonché da Sindaco, è il fatto che non essendoci più il decentramento è molto difficile avere persone, tante persone che possono anche informare i cittadini oltre che ascoltarli. Molte volte i cittadini fanno delle domande per le quali, in una quantità di cose che la struttura produce, diventa anche molto difficile, mancando anche figure nel territorio, diventa ancora più difficile.
Mi sembrava, e mi sembra, da questo punto di vista indispensabile rispondere urgentemente a questo tema, perché trasparenza, lotta all’illegalità, corruzione, tutte queste cose si coniugano con il tema della partecipazione.

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