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N. 212 17.11.2011

ENRICO ZONCA

La seconda interrogazione riguarda la rete privata di teleriscaldamento.
A partire dal terzo anno la convenzione che l’Amministrazione comunale ha sottoscritto con SMEC prevedeva il pagamento di un canone annuale e uno sconto del 5% sulle forniture del teleriscaldamento rispetto alle tariffe praticate ai cittadini di Cinisello Balsamo per le forniture agli edifici pubblici.
Mi risultano che non vi siano ancora edifici pubblici collegati al teleriscaldamento, lo stesso edificio dove siamo noi oggi non è collegato al teleriscaldamento pur avendo i tubi di questo servizio a circa venti metri di distanza da questo edificio.
La mia interrogazione riguarda proprio questa volontà, perché molti cittadini sono convinti che anche le sedi di proprietà pubblica siano collegate a questa rete di teleriscaldamento. Volevo capire come mai, ad esempio, la sede comunale dove siamo noi oggi non è collegata al teleriscaldamento, visto che la convenzione prevedeva anche uno sconto.
Sconto, peraltro, che risulta insufficiente, da quelle che sono le notizie, rispetto ai costi praticati da SMEC nelle normali forniture.
Sono numerose le richieste di chiarimenti da parte dei cittadini che hanno fatto questa scelta di collegamento alla rete privata di teleriscaldamento, che si accorgono oggi di avere dei costi di conguaglio che sono superiori rispetto alle attese.
Oltretutto, oggi siamo arrivati a un costo al gigawattore di 110,00 euro. Ricordo che a Brescia questo costo è intorno ai 60,00 euro, a Monza 77,00 euro.
Siamo a un livello di costi praticati da questa società che sono del 20, 30, anche 40% superiori alla media dei prezzi di mercato che vengono applicati almeno nel nord Italia su reti simili.
Posso capire che le reti, ad esempio di Brescia, siano agevolate dal fatto che ci sono termovalorizzatori che abbattono i costi di combustibile, quindi di gas metano, però mi pare che avere un costo raddoppiato rispetto a quello che viene praticato in altre città debba porre delle domande serie se non sia il caso di rivalutare il rapporto contrattuale, il rapporto convenzionale che è stato firmato nel 2008.

RISPOSTA VERBALE DELL’ASSESSORE MARRONE

Teleriscaldamento. Do un’informazione velocissima per quanto riguarda gli edifici pubblici, in particolare l’Ufficio Tecnico. L’Ufficio Tecnico è riscaldato tramite fotovoltaico, ha su dei pannelli fotovoltaici. Acquistiamo comunque energia verde, però, per entrare nello specifico, rimanderei il tutto a una risposta scritta.
Idem vale per il discorso teleriscaldamento, perché il Sindaco e la Giunta stanno provvedendo a considerare il problema che lei ha rilevato, quello della differenza delle tariffe.
Lei, nella sua interrogazione, si è già dato in parte una risposta, nel senso che ha detto qual è il motivo per cui, di fatto, c’è una differenza di tariffe.
Noi che nel bresciano è presente A2A, come adesso è presente nella nostra città nel lotto che abbiamo appena aggiudicato da poco e questa utilizza un calore di risulta, che deriva da cogenerazione vera, quindi dalla combustione dei rifiuti o da altro.
Ci sono queste differenze tecniche, è in procedura una delibera di Giunta, oggi non è arrivata ma sicuramente sarà discussa o martedì o giovedì prossimo nella seduta ordinaria, che prende in considerazione la differenza di tariffe, precisando che comunque è un contratto.
Il rapporto che si è instaurato tra SMEC e i cittadini che hanno deciso di allacciarsi al teleriscaldamento è un contratto tra privati, quindi l’Amministrazione comunale ha concesso il suolo, non ha mai interferito su quelle che erano le tariffe, se non mettendo alcuni paletti, ma non è stata la stessa cosa del bando che abbiamo appena aggiudicato.
Tenuto conto di questo, ci sarà una delibera di Giunta che affronterà il problema, per questo motivo credo sia doveroso dare a questa interrogazione molto importante per questa città, una risposta scritta, puntuale, soprattutto all’esito della delibera che la Giunta assumerà.

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