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n. 176 20.09.2011

Enrico Zonca

Altra interrogazione visto che abbiamo la presenza dell’Assessore Trezzi, abbiamo notato un’altra Delibera, purtroppo non mi ricordo il numero, che riguarda gli effetti della sentenza del Consiglio di Stato, relativa all’illegittimità di alcune parti del Regolamento di accesso ai servizi sociali. Io ho letto la Delibera di Giunta e ho visto, ho notato con un certo stupore che era allegata a questa Delibera tutta una parte relativa alle modifiche relative a questo Regolamento, modifiche che secondo l’opinione probabilmente dei tecnici e della Giunta andava a sanare le parti che erano state dichiarate illegittime prima dal Tar e poi anche dal Consiglio di Stato.
C’è una frase all’interno di questa Delibera che mi ha lasciato ulteriormente colpito che era, in sostanza, anche qui vado a memoria, purtroppo non ho stampato la Delibera, che era questa: si allegano le modifiche al Regolamento di accesso ai servizi sociali secondo le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, delle quali dovrà essere messo a conoscenza il Consiglio Comunale, e qui la domanda è spontanea: non deve essere messo a conoscenza il Consiglio Comunale. Qualsiasi modifica del Regolamento, di qualsiasi Regolamento deve essere approvata dal Consiglio Comunale. Non si può inserire una Delibera di Giunta, una parte modificatoria molto importante di un Regolamento e poi scrivere di questa modifica del Regolamento verrà messo a conoscenza il Consiglio Comunale.
Io non so che fine abbia fatto, perché poi ho visto degli atti successivi, per cui ho perso… ho visto una correzione di una determinazione, ho visto altre cose, però erano di secondo piano. Mi piacerebbe, mi sarebbe piaciuto discutere di queste modifiche, cosa che avevo chiesto già a suo tempo, quindi lo ribadisco, discutere di queste modifiche prima in una Commissione apposita, come stiamo facendo per gli altri Regolamenti, e poi fare approvare dal Consiglio Comunale le modifiche che usciranno dalla Commissione.
Il fatto di aver portato queste modifiche io non so se siano già operative, perché poi ho visto delle ulteriori Delibere che riguardano l’applicazione di alcuni criteri per l’accesso ad alcuni benefici. Non vorrei che nella foga di portarsi avanti con il lavoro poi si dimenticasse che esiste il Testo Unico e ci sono dei passaggi formali molto precisi da rispettare. Grazie.

RISPOSTA DELL’ASSESSORE SIRIA TREZZI

Buonasera. Rispondo alla legittima, appropriata interrogazione dell’Assessore Zonca rispetto…

(Intervento fuori microfono non udibile)

Con me no sicuro. Questa peggio ancora. …del Consigliere Zonca sulla Delibera, relativa alle indicazioni sperimentali per l’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato. Ora noi ci siamo trovati di fronte a una scelta non semplicissima. In questo momento su questo tema assicuro ci sta muovendo sulle sabbie mobili, perché è un tema complicato da questo punto di vista che si presta a diverse interpretazioni e su cui è difficile cercare di trovare una strada che da questo punto di vista mette d’accordo tutti. Noi abbiamo avuto, quando intendo noi intendo il settore, io più i tecnici, un incontro con i ricorrenti alla presenza degli Avvocati per vedere di riuscire a dare un’interpretazione anche dal punto di vista giuridico legale e normativo che potesse permetterci di individuare quali erano sostanzialmente i punti, su cui andare a trovare una possibile soluzione. Devo dire che il percorso si è dimostrato un pochettino accidentato. Dopodiché abbiamo presentato ai ricorrenti e all’Avvocato quest’ipotesi di arrivare a delle modifiche tecniche del Regolamento che ci permettessero sostanzialmente di applicare la sentenza del Consiglio di Stato e di dar seguito a quelle istanze che c’erano arrivate per iscritto.
Questa cosa è stata presentata a loro. Loro da questo punto di vista hanno poi presentato delle osservazioni che abbiamo concordato essere poi un punto di partenza per un percorso di concertazione. Avevamo due strade da questo punto di vista: o avviare la concertazione, ma la concertazione qui non è semplice, perché chi ci va, a che livello viene fatta, chi partecipa e, tra parentesi, non è neanche detto che si chiuda con un esito positivo da parte di tutti. Ovviamente più pareri favorevoli si ottengono meglio è, ma non è così semplice, perché anche la sentenza del Consiglio di Stato rispetto al nostro Regolamento si presta a diverse interpretazioni non tanto sulla vicenda dei tenuti agli alimenti che è parte ormai abbastanza chiara, quanto su quali sono i servizi socio sanitari, quali sono i servizi socio assistenziali e dove considero non autosufficienti e tenuti agli alimenti.
Non stiamo parlando di ricoveri, perché questo è, voglio dire, chiaro da questo punto di vista. È il resto che rende complicata la vicenda. Tutto questo in una situazione che abbiamo condiviso essere difficile dal punto di vista economico. Quindi avevamo due strade: o avviare subito la concertazione e, quindi, aspettare a applicare la sentenza e dare risposte a tutti quelli che avevano chiesto sostanzialmente con richiesta scritta e non solo con richiesta scritta, anche dicendo se non viene applicata la cosa io farò ricorso o chiederò, come ha detto lei, addirittura di portare in Consiglio Comunale la vicenda o dire a queste persone aspettate i tempi della concertazione che da questo punto di vista non sono tempi brevi, perché vuol dire aprire la concertazione a tutti quelli che hanno partecipato al piano di zona, e non solo, a livello dei quattro Comuni, quindi il tavolo di sistema, per cui una tempistica di convocazione di più tavoli non breve o soprattutto dei momenti di confronto che possono durare da questo punto di vista anche mesi.
O avevamo questa roba e aspettare a dare qualsiasi risposta; il tempo di avviare la concertazione, di avviare tutto il percorso dell’iter consiliare, ma a questo punto erano veramente mesi, perché l’idea è quella di trovare una quadra che sia una quadra seria e definitiva, oppure dire diamo risposta alle istanze che sono state presentate e diamo un’interpretazione sostanzialmente tecnica della sentenza del Consiglio di Stato che ci permette di dare le risposte alle istanze che sono state presentate che riguardano solo da questo punto di vista i ricoveri.
Questo sostanzialmente è lo strumento che ci permette di dare tecnicamente la risposta delle istanze scritte ed è assolutamente transitorio, perché nella Delibera è scritto anche che si darà il via al tavolo di concertazione a più livelli e sui quattro Comuni. Quello che poi è successo nelle altre Delibere e nelle altre determine che lei ha visto è semplicemente una questione di ordine tecnico, perché la Delibera è stata mal impaginata, nel senso che gli allegati sono stati messi in una sequenza diversa; prima uno piuttosto che l’altro, e quindi poi dopo non si riusciva a far collimare le due vicende, ma semplicemente una questione tecnica dovuta proprio all’immissione di un allegato prima di un altro all’interno della procedura ed è stata variata con una seguente determina, ma la Delibera è rimasta la stessa.
Questa è sostanzialmente l’indicazione di questa Delibera con comunicazione al Consiglio Comunale dell’iter. Io ho portato all’assemblea dei Sindaci, la scorsa assemblea dei Sindaci l’ipotesi di avviare un tavolo di sistema per affrontare i quattro Regolamenti non per dire facciamo quattro Regolamenti uguali, ma per dire affrontiamo tutti e quattro insieme, tavolo di sistema di cui fanno parte anche le associazioni, anche i ricorrenti, anche i sindacati sui quattro Comuni, ma per dire avviamo un tavolo di concertazione e capiamo quanto meno quali sono i principi, la cornice che possano essere compresi all’interno di una rivisitazione dei quattro Regolamenti, pensando anche alla nascita dell’azienda sovra comunale che ha bisogno criteri di accesso condivisi.
Pertanto, vi dico che questa è una modifica che ci permette di avere strumento tecnico con delle linee di indirizzo sperimentali per rispondere a quelle istanze per iscritto dei cittadini che chiedono sostanzialmente un rimborso, perché diversamente noi non avevamo lo strumento tecnico, cioè né il Regolamento, né una linea guida che ci permettesse da questo punto di vista di erogare i rimborsi a questi cittadini che l’hanno richiesto.

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