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n. 50 11.04.2011

Enrico Zonca

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2011 int. 50 Zonca

RISPOSTA DELL’ASSESSORE VERONESE

Per quanto riguarda invece l’interrogazione del Consigliere Zonca. Recepisco l’epiteto di “cerchiobottista”, nel senso che abbiamo voluto trovare una soluzione a questa situazione che si è venuta a creare.
Situazione che vedeva da una parte i GAP, i gruppi di acquisto popolare, che come ho già avuto modo di dire in passato hanno incontrato il favore da parte dell’Amministrazione, in quanto si ritiene da parte nostra che facciano, comunque, opera meritoria, così come i Gastronauti i Slowfood, i cosiddetti GAS, per intenderci, i quali tramite modalità diverse sono comunque a servizio di una utenza particolare.
Una utenza che magari si può trovare anche svantaggiata dal punto di vista del potere economico dell’acquisto di prodotti che siano di qualità.
La mia contrarietà, e la contrarietà del Amministrazione, assolutamente non verteva, quindi, sulla bontà dell’iniziativa, era una contrarietà dettata nel momento specifico dalla convivenza, all’interno di una medesima area - che era l’area mercatale - di commercio al minuto da parte degli ambulanti, con questa attività invece più eminentemente associativa, volontaristica e che, come tale, godeva di determinati esoneri da parte dell’Amministrazione, del pagamento di talune tariffe, godeva anche del fatto che i propri aderenti, in quanto volontari, non percepivano alcuna retribuzione, quindi avendo un regime che era differente da quello, invece, a cui si dovevano e si devono sottoporre a tutt’oggi i commercianti ambulanti che insistono nell’area mercatale del mercato di Via Cilea, del mercato del sabato.
La richiesta, se così si può chiamare, che era stata avanzata dagli ambulanti e dai loro rappresentanti era quella di evitare questa commistione.
Richiesta che abbiamo ritenuto legittima, ma non per altro, perché fondamentalmente si era partiti in origine dal considerare la permanenza all’interno del mercato del sabato come una occasione di pubblicizzazione di questo gruppo di acquisto popolare.
Quest’istanza, quindi, pervenutaci da parte dei commercianti, è stata accolta ed a seguito della stessa ho comunque deciso di convocare un tavolo, di raccogliere gli interlocutori e con decisione forse salomonica, abbiamo cercato comunque la quadra, nel senso che abbiamo posto un limite temporale, all’esercizio di questi GAP, all’interno del mercato del sabato - sia beninteso, perché qualora poi, come tra l’altro era stato prospettato da parte mia, ci fosse la volontà da parte loro di trasferirsi in altra area, in altra zona o anche nella medesima zona con tempistiche diverse da quelle del mercato del sabato, ci sarebbe piena disponibilità.
Dicevo che con decisione salomonica è stato deciso che il limite temporale è quello del 18 di Giugno e che per far si che la presenza risulti essere la meno conflittuale possibile con l’attività mercatale, i sabati assentiti saranno di circa due al mese, fino al termine ultimo prestabilito.
Si è deciso, quindi, di agire in questa direzione tenendo anche presenti le lacune normative che ad oggi aleggiano circa la questione gruppo di acquisto solidale, gruppo di acquisto popolari.
Soltanto la regione Umbria a tal proposito ha legiferato in merito e conseguentemente gode di una norma precisa e puntuale che determina diritti e doveri dei gruppi d’acquisto.
Ad oggi la regione Lombardia non l’ha fatto, quindi, ci sono margini un po’ più ampi.

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