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n. 44 08.03.2011

Enrico Zonca

Grazie Presidente e buonasera. Volevo fare un’interrogazione relativamente ad una delibera di Giunta, in particolare la delibera di Giunta numero 31 del 3 febbraio 2011, in cui sono state ridotte le fasce di rispetto cimiteriali tutte a 50 metri. Nella delibera si dice chiaramente che le zone di rispetto possono essere ridotte fino ad un minimo di 50 metri, previo parere favorevole dell’A.S.L. e dell’ARPA, e non solo, la riduzione deliberata dal Comune, stiamo parlando del Regolamento Regionale, solo a seguito dell’adozione del Piano Cimiteriale di cui all’Articolo 6. Il Piano Cimiteriale è stato deliberato dal Consiglio Comunale il 22 gennaio 2009, in cui – c’è scritto nella delibera – il Piano ha consentito all’Amministrazione Comunale di ricostruire l’attuale situazione dei nuclei cimiteriali fermo restando le attuali fasce di rispetto. Il Piano Cimiteriale è stato approvato dal Consiglio Comunale ed ha mantenuto le attuali fasce di rispetto cimiteriale. Ora invece scopriamo che la Giunta, con questa delibera, ha ridotto sostanzialmente tutte le distanze di rispetto a 50 metri, utilizzando questa frase: si riportano le questioni urbanistiche, alla luce delle scelte effettuate dall’Amministrazione Comunale, quindi non più dal Consiglio Comunale ma dalla Giunta, nel redigendo Piano di Governo del Territorio. Il Piano di Governo del Territorio è stato esaminato dalla Giunta Comunale il 29 luglio 2010, è stato pubblicato sul sito internet, infatti ne abbiamo tutti una copia, e a seguito di quell’esame la Giunta ha deciso che la fascia di rispetto cimiteriale viene ridotta su tutti i cimiteri a 50 metri. Non mi sembra una procedura corretta, perché il Piano Cimiteriale è stato approvato poco più di un anno fa dal Consiglio Comunale, e poco più di un anno fa sono state mantenute le distanze di rispetto attuali. Che la Giunta dica riduciamo tutto a 50 metri perché questo è previsto dal PGT non va bene, prima si approva il PGT e poi si approvano le riduzioni di rispetto cimiteriale tutte a 50 metri.
Con questa procedura, questa ed altre delibere prese dalla Giunta alla fine precostituiscono tutta una serie di condizioni che poi portano la creazione dei documenti del PGT in un senso solo. Bisognerebbe rispettare quindi oltre i tempi del PGT che ormai sono sforati visto che dovevamo approvarlo a settembre dell’anno scorso, e siamo ancora qui ad aspettare che si portino in discussione questi documenti. Io non mi trovo d’accordo assolutamente con questa decisione, voglio capire se questa decisione ha già una valenza attuale sull’attuale PRG e comunque questa riduzione, secondo la mia opinione, deve essere approvata dal Consiglio Comunale. Chiedo una spiegazione su questo atto che cita mille volte il redigendo PGT, non si possono prendere decisioni su un documento che non esiste ancora.

RISPOSTA DEL SINDACO

Per quanto riguarda la fascia di rispetto cimiteriale, la Giunta non può approvare una riduzione di fascia di rispetto cimiteriale, è competenza del Consiglio, quindi quella delibera non è una delibera di approvazione ma di avvio di un procedimento che deve arrivare in Consiglio Comunale, che è sovrano della decisione. Peraltro prevede la procedura che la Giunta l’avvii formalmente come abbiamo fatto, quei documenti vengano inoltrati ad ARPA, A.S.L., i quali devono dare un loro parere perché comunque è una norma che li coinvolge, dopodiché verrà presentata la proposta al Consiglio Comunale. La proposta è stata licenziata in questo senso, in coerenza con quello che è il documento nella fase oggi formale, è un documento del PGT licenziato dalla Giunta il 29 luglio, pubblicato, che ha raccolto i pareri degli stakeholder così come la Legge prevede. In quel documento, credo che lo abbiate visto con attenzione, si prevede la fascia di rispetto cimiteriale in tutti i cimiteri, e quindi da questo punto di vista è doveroso da parte nostra mettere nelle condizioni il Consiglio Comunale di avere tutta la strumentazione coerente, che potrà decidere o non decidere. Noi riteniamo, penso che succederà questo, che probabilmente arriverà in Consiglio Comunale, anzi sicuramente, prima il PGT che le fasce, perché altrimenti se dovessimo aspettare tre mesi, due mesi dell’A.S.L. vuol dire che aspettiamo due mesi a portare il PGT. Mi auguro che questo non avvenga.
In qualsiasi caso la discussione è una discussione in cui si tiene conto che se non ci fosse la riduzione di fascia di rispetto cimiteriale rimane l’attuale azzonamento, quell’azzonamento che lì era comunque previsto. Non so se sono stata chiara, quindi la Giunta non ha approvato nulla, ha avviato una procedura, abbiamo approvato l’avvio della procedura, così come la Legge prevede, procedura che prevede che per poter portare l’atto in Consiglio Comunale ci deve essere un esplicito atto di un organo di Governo, la Giunta, dall’altra parte è lo stesso meccanismo del PGT. La procedura del PGT è una procedura… al di là che qui sia stato molto lunga, ma così è stato per quasi tutti i comuni della regione Lombardia vista la complessità, prevede una parte di: udite, udite, ditemi che cosa pensate, la Giunta che raccoglie quelle cose e avvia un processo di confronto e tiene conto delle prime proposte fatte, poi il confenzionamento di un atto, sempre atto di Giunta, che viene pubblicato, tutti i pareri degli stakeholder, è un passaggio per il quale al Consiglio Comunale arriva un atto già presentato, immediato, e anche visti i soggetti che hanno compartecipato alla definizione. Da una parte gli stakeholder, dall’altra parte le osservazioni iniziali, sono comunque una partecipazione alla definizione di una proposta che la legge regionale 12 prevede. Altrimenti tutto quel meccanismo sarebbe inutile. Per quale motivo una legge prevede che nell’avvio di un procedimento bisogna chiedere ai cittadini che cosa vogliono? 242 proposte.
Poi dice fai una prima bozza dopo che hai visto tutte le cose, pubblica e fatti dare i pareri. 200 e passa ancora pareri. Di cui, una parte pareri degli stakeholder, una parte osservazioni.
Quando arriva qua, voi avrete tutto e dovrete valutare le scelte che noi proporremo alla luce anche della partecipazione dei vari attori. Ci sono partecipazioni attive poi, come quella di Assolombarda, di Confartigianato, Unione del Commercio. Ci sono anche gli attori che sono rappresentanza di interessi diffusi o rappresentanti di interessi particolari, che hanno scritto e condiviso delle cose.
Noi ne abbiamo tenuto conto ovviamente. Nella misura in cui saremo stati capaci di rispondere, il Consiglio Comunale potrà dire sì o no. Lo stesso meccanismo è quello.

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