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n. 27 27.01.2011

Mattia Menegardo

Grazie Presidente e buona sera. La mia interrogazione era relativa a questo fatto, non meglio identificato, che leggo su un quotidiano cittadino dal titolo raccapricciante: “il fortino della cocaina, a Sant’Eusebio torna lo spaccio: dopo venti anni nel quartiere la droga torna a circolare in quantitativi importanti sia nelle mani delle nuove leve, la criminalità locale, sia in quelle di alcune vecchie conoscenze”. Questo è a firma di un giornalista locale che conosciamo tutti.
Allora, dopo aver letto l’articolo, sono rimasto abbastanza preoccupato ma abbastanza diciamo incuriosito da dove avesse preso i dati questo giornalista. Allora sono andato in commissariato a parlare con un agente di polizia per capire se i dati erano veri, se c’era un calo o un aumento dello spaccio nel quartiere o in Città, ovviamente non è che il Commissario, l’agente con cui ho parlato, mi ha potuto dare dei dati, anche perché bisogna seguire un certo iter, e quindi, l’interrogazione è una richiesta al Sindaco, per capire meglio, sia tramite la Polizia dello Stato che i Carabinieri, se questa emergenza, che sembra sparata, oggettivamente, urlata in prima pagina da questo giornalista, sia vera o se sia un’emergenza per aumentare la vendita del giornale, anche perché ci sono dei quantitativi, dei kg, però non ci sono delle comparazioni rispetto ad altri anni.
Quindi, può essere stato sequestrato mezzo chilo di cocaina, ma se l’anno scorso erano stati sequestrati 10 chili vuol dire che siamo in diminuzione.
Invece nell’articolo non c’è alcuna equiparazione con altri anni e quindi non abbiamo a disposizione una statistica di quello che sta succedendo nel quartiere, e più che dare una sensazione di allarmismo esasperato, non dà quest’articolo.

RISPOSTA DELL’ASSESSORE VERONESE

Per quanto, invece, riguarda lo spaccio di cocaina – interrogazione sollevata dal Consigliere Menegardo, ma anche quella della sicurezza sollevata dal Consigliere Di Lauro - questi sono compiti, che come ben sapete sono specificatamente attinenti le Forze dell’ordine, i tutori dell’ordine, come tali, preposti alla ricognizione del territorio, alla prevenzione e alla repressione.
Ciò non toglie che anche come Polizia Locale debba, in svariati casi, anche solamente con la presenza fisica, cercare di dissuadere da qualsiasi comportamento lesivo della condotta normale all’interno di una comunità.
Quindi sarà mia premura confrontarmi, interfacciarmi, sia con il Comando della Arma dei Carabinieri, sia con quello della Polizia di Stato, per avere delle delucidazioni in questo senso.
Comunque tendo a ribadire che all’interno degli incontri che si sono susseguiti, non dico con cadenza mensile, ma bimestrale sicuramente, con gli altri rappresentanti delle Forze dell’ordine operanti in Città, non è emersa una recrudescenza di tutti i fenomeni delittuosi in Cinisello Balsamo, conseguentemente non credo che si possa affermare che ci sia un fenomeno allarmante, soprattutto dal punto di vista dello spaccio di cocaina, e dello spaccio in generale, comunque, di droghe.

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