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n. 298 18.10.2010

Andrea Catania

Grazie Presidente. Ho un’interrogazione per l’Assessore al commercio. L’interrogazione è una ed è molto breve. Volevo chiedere che fosse spiegato quale è la procedura amministrativa sulla base della quale vengono concesse le autorizzazioni per bancarelle, mercatini, al di fuori, ovviamente di quelli convenzionalmente già previsti sul nostro territorio. In particolar modo voglio capire se i criteri in base alle quale le autorizzazioni vengono date, sono criteri quantitativi o qualitativi, oppure sono criteri univoci o discrezionali, nel senso che di volta in volta la decisione può cambiare in base ad alcuni parametri. Grazie.

RISPOSTA DELL’ASSESSORE VERONESE

Invece per quanto riguarda i mercatini e le bancarelle, non vedo il Consigliere Catania, per l’interrogazione che mi è stata rivolta circa le modalità di autorizzazione dei mercatini e delle bancarelle, va detto che, ad inizio anno, nei mesi di Gennaio e Febbraio si tiene puntualmente una Commissione, la cosiddetta Commissione manifestazioni che è composta, nel caso specifico, dal sottoscritto, in quanto Assessore competente per le attività economiche, dal Dirigente dell’Ufficio commercio e dalle associazioni di categoria più rappresentative presenti in Città, ovvero sia l’Unione del Commercio, e la Confesercenti. Al vaglio di questa Commissione viene portato un calendario di manifestazioni che si propone di tenere durante l’arco dell’anno e la Commissione, vagliate, cernite tutte queste manifestazioni, decide quali includere all’interno del calendario finale delle manifestazioni. Successivamente, ciò non toglie che possano arrivare all’Amministrazione tutta una serie di richieste di manifestazioni, mercatini alternativi, in periodi successivi alla stesura del calendario da parte della Commissione. Si deve addivenire, conseguentemente ad una scelta puntuale, da parte dell’Amministrazione, sentite magari anche le associazioni di categoria per vagliare quali siano le manifestazioni che conviene o non conviene autorizzare, anche sulla scorta di quello che l’Amministrazione si presuppone. Se arrivano con la richiesta del mercato del pesce essiccato, magari in Piazza Gramsci, non conviene, se dovesse essere invece il mercatino della lavanda e dei saponi della Provenza, sicuramente è una categoria merceologica che meglio si può sposare con quello che dovrebbe essere il salotto buono della Città. Quindi ci sono sicuramente delle metodologie che intervengono, di carattere più oggettivo, altre, invece, che spettano all’Amministrazione per quanto concerne il vaglio delle manifestazioni da tenersi. Va anche ribadito, comunque, che proprio in virtù che si riunisce questa Commissione, nei primi mesi dell’anno si tende sempre a confermare quello che è il calendario senza che ci siano aggiunte troppo gravose, dal punto di vista delle giornate di attività mercatale, fieristica o comunque di manifestazioni per effettivamente non andare a congestionare il calendario, nel senso che si cerca sempre, già ad inizio anno, di individuare una serie di manifestazioni che sono ad oggi standardizzate - mi viene in mente il mercato europeo, che ormai è un appuntamento fisso e che a brevissimo si terrà - e a scartare invece, magari le cosiddette novità che non sempre danno delle garanzie di buon svolgimento.

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