AROSIO CARLO

Nacque a Cinisello il 18 ottobre 1894 da Cesare Arosio e Giuditta Merati. Di bassa statura, aveva colorito bruno, capelli e occhi castani. Sapeva leggere e scrivere. Prima della guerra svolgeva la professione di meccanico.

Arruolato come soldato nell’Esercito con la matricola 25617, terminò la leva obbligatoria e fu messo in congedo illimitato il 20 aprile del 1914. Venne richiamato alle armi il 10 settembre dello stesso anno e il 28 settembre fu inserito nella 6^ Compagnia, 19° Reggimento Fanteria. Promosso caporale il 31 gennaio 1915, fu inviato in zona di guerra il 23 maggio dello stesso anno.
Partecipò alle campagne di guerra del 1915, 1916, 1917 e 1918. A luglio del 1915 fu ferito da un colpo di fucile alla mano sinistra durante un combattimento sul Monte San Michele.
Il 30 giugno 1917 fu reclutato nella Brigata Ancona, 70° Reggimento Fanteria*.
Venne descritto dal suo comandante di compagnia come una persona "con una condotta ottima, sia in servizio che fuori, con una cura dell’arredo e un’istruzione militare sufficienti".

Morì in combattimento sul Piave, il 20 giugno 1918, a sud-ovest di Zenson di Piave (Treviso), in zona Fosso Palombo, aveva 23 anni.

Il suo nome compare:
- sulla lapide Ai caduti della prima guerra mondiale di Cinisello sita nell’atrio del Palazzo comunale in piazza Confalonieri 5;
- sulla lapide Ai caduti della prima guerra mondiale di Cinisello sita sul sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio ad nemus in piazza Gramsci.

PER APPROFONDIRE

Alla fine di gennaio del 1918 la *Brigata Ancona (69° e 70° Reggimento Fanteria) si trasferì in prima linea nel tratto M. Valbella - M. Costalunga e vi rimase fino al 24 marzo. Ricevette quindi il cambio e il 5 aprile si riunì nei pressi di Villafranca Padovana, ove trascorse un periodo di esercitazioni fino ai primi di giugno allorchè, in previsione dell’offensiva nemica, nelle notti del 3 e 4 giugno si spostò nei pressi di Mestre per compiere nei giorni successivi ricognizioni nelle linee difensive già preparate sui torrenti Sile, Vallio e Meolo.
Il mattino del 15 giugno ebbe inizio l’attacco nemico. Il 17 giugno la Brigata si riunì fra Monastier e Rovarè per contrattaccare in direzione di Zenson, dove la prima linea era stata sfondata. Nella sera del 17 i reparti riuscirono a liberare la zona dalle numerose infiltrazioni nemiche. Il 18 l’avanzata proseguì col 70° Reggimento Fanteria da Rovaré e col 69° da Monastier. Nonostante pesanti infiltrazioni di drappelli austriaci con mitragliatrici e frequenti ed improvvisi attacchi ai fianchi e a tergo, verso sera il 70° Reggimento, collegandosi a destra col 69°, giunto a S. Pietro Novello, raggiunse il canale Palumbo.
Nelle giornate del 19 e 20 (giorno in cui morì Carlo Arosio) la lotta continuò con alterne vicende di attacchi e contrattacchi. Nuovi tentativi da parte del nemico furono respinti nei giorni 21 e 22 e al mattino del 23 gli austriaci iniziarono la ritirata. I reparti della Brigata, benchè esausti per la lunga lotta e le forti perdite (oltre 1000 uomini, dei quali 52 ufficiali), incalzando in direzione Ronchi - Fossalta - C. Gradenigo, catturarono circa 800 prigionieri.

Foglio Matricolare 1
Foglio Matricolare 2
Foglio Matricolare 3
Storia Brigata Ancona. Sito: www.cimeetrincee.it


GALLERIA FOTOGRAFICA

Soldati sul fronte del Piave

Trincea avanzata sul Piave