AI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE (BALSAMO E CINISELLO)

Viali della Rimembranza di Balsamo e di Cinisello - targhe commemorative

I Comuni di Balsamo e di Cinisello, come molti altri Comuni d’Italia, agli inizi degli anni Venti intitolarono un Viale della Rimembranza per ricordare i propri caduti.

Il Viale della Rimembranza di Balsamo esiste ancora ma è denominato viale delle Rimembranze.

Il Viale della Rimembranza di Cinisello, che era ubicato davanti alla sede comunale e alla scuola elementare, probabilmente dopo il 1928, con l’unificazione dei due Comuni, cambiò intitolazione per evitare errori o equivoci, riprendendo la precedente denominazione di piazza Natale Confalonieri, pur mantenendo la sua vocazione di viale in ricordo dei caduti.

Per creare questi Viali furono piantati tanti alberi quanti erano i caduti; su ogni albero furono posti tre regoli in legno con i tre colori della bandiera nazionale, sul regolo bianco fu posta una targa in ferro smaltato con i dati del caduto.

Sia a Balsamo che a Cinisello le targhe in ricordo dei caduti vennero tolte verosimilmente quando furono abbattute le piante originarie. Si suppone che qualche familiare abbia voluto per sé il ricordo del proprio caro. Oggi dei due Viali intitolati ai caduti, riconosciuti come pubblici monumenti, resta solo quello di Balsamo.

Balsamo

Il 27 febbraio 1923 la Giunta comunale di Balsamo aderì all’iniziativa di istituire un Viale della Rimembranza, in ottemperanza alla circolare del Ministero della Pubblica Istruzione per l’istituzione di Viali e Parchi della Rimembranza, e le circolari del 17 dicembre 1922 e 25 gennaio 1923 dell’Ispettorato Scolastico di Milano per la costituzione di un Comitato locale “per l’attuazione della nobilissima iniziativa di onorare i caduti in battaglia e dispersi dopo i fatti d’arme durante la grande guerra, piantando un albero per ogni caduto lungo una strada o parco del paese”.

Fu ritenuto luogo adatto “per eternare le gloriose gesta dei caduti per la Patria, appartenenti al Comune di Balsamo” il tronco di strada di via Solferino delimitato da via San Martino e da via Cavour.
Venne indicato nella delibera il numero di ventisei alberi per ricordare altrettanti caduti. La Giunta deliberò all’unanimità e il 18 marzo 1923 il Consiglio comunale ratificò.

La scelta cadde su via Solferino anche perché lì, il 20 maggio del 1920, era stata posata la prima pietra dell’erigendo monumento ai caduti balsamesi della prima guerra mondiale; monumento che sarà inaugurato il 24 maggio 1924.

E’ molto probabile che in seguito alla costituzione del Comitato locale per l’attuazione dell’iniziativa furono condotte ricerche più approfondite e il numero dei caduti per i quali piantumare gli alberi venne aggiornato; infatti i nomi dei caduti incisi sul monumento sono quarantadue, un numero quasi raddoppiato rispetto a quel ventisei indicato sulla deliberazione.

Il 10 giugno 1923 il Consiglio comunale di Balsamo, in seduta straordinaria e pubblica, deliberò l’accettazione della donazione dei terreni delimitati dal Viale della Rimembranza di proprietà del marchese Camillo Casati Stampa e del sindaco cavalier Carlo Martinelli, entrambi di Balsamo, e dei Fratelli Bianchi di Ossuccio (Co). Il Consiglio “rende il dovuto plauso per l’opera generosa e altamente patriottica compiuta a favore del Comune di Balsamo”.

Alcuni mesi dopo la piantumazione ignoti teppisti tagliarono alcune piante per protesta contro la partecipazione dell’Italia alla prima guerra mondiale. In un comunicato il sindaco Carlo Martinelli deplorò il gesto oltraggioso per la memoria dei caduti e si preoccupò di far sostituite le piante tagliate. Le forze dell’ordine cercarono invano indizi per trovare i responsabili, mentre i fascisti accusarono i soci del circolo Aurora con l’intento di espellere i membri più influenti e preparare il terreno alle camicie nere per ottenere il controllo della Cooperativa.

Negli anni successivi, passando lungo il Viale, non di rado si poteva vedere qualche vedova o qualche mamma raccolte in preghiera davanti all’albero dedicato al proprio congiunto.


Cinisello

La Giunta comunale di Cinisello "per ricordare eternamente i gloriosi caduti per la grande guerra" aveva deliberato di intitolare Viale della Rimembranza la piazza antistante il Comune e la Scuola Elementare, denominata fin dal 1911 piazza Natale Confalonieri.

Gli alberi piantumati furono sessanta per altrettanti sessanta caduti. Non è stato possibile comprendere perché risultino sei caduti in meno rispetto ai nominativi incisi sulla lapide ai caduti cinisellesi della prima guerra mondiale di piazza Gramsci che fu inaugurata qualche mese prima del Viale della Rimembranza.

Domenica 1 luglio 1923 si tenne una grande cerimonia di inaugurazione alla presenza: del sindaco Emilio Baj Macario, delle maggiori autorità civili e religiose cittadine, della M.V.S.N. (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale), del direttore didattico, degli insegnanti e degli scolari e di una folla di cittadini e soprattutto dei familiari dei caduti. Il rito si concluse con la benedizione della targa in marmo che intitolava il Viale e degli alberi con le targhe dedicate ai caduti, sulle quali erano incisi, quando il dato era disponibile, il grado militare, l’anno di nascita, la data di morte, il cognome, il nome e il luogo del decesso.

Alcuni cittadini concorsero alla spesa per l’organizzazione della cerimonia di inaugurazione e donarono i rivestimenti per gli alberi, ma la spesa per l’inaugurazione del Viale, in particolare per la costruzione di un palco per la cerimonia, non potè essere coperta da sottoscrizioni pubbliche. Pertanto, nel dicembre del 1923 il Consiglio comunale, ritenendo di “aver compiuto opera degna di ricordare ai presenti e ai posteri il grande sacrificio compiuto dai Caduti per i migliori destini del nostro Paese”, deliberò di far fronte a queste spese approvando il prelevamento di quanto risultava mancante da un capitolo per la manutenzione delle strade.

Vai alla scheda: "... e piazza Natale Confalonieri, via Giovanni Frova e via della Libertà nei ricordi di Luigi Donzelli."

Vai alla scheda: "C’era una volta..."



GALLERIA FOTOGRAFICA

Balsamo, 13 aprile 1919, inaugurazione del vessillo sociale della Cooperativa Aurora nel luogo che diverrà Viale della Rimembranza, in fondo a sinistra si scorge il santuario di San Martino

Balsamo, il Viale della Rimembranza con gli alberi appena piantumati

Balsamo, Viale della Rimembranza, gli alberi con le targhe dedicate ai caduti ai lati del monumento

Balsamo, Viale della Rimembranza, particolare, sono visibili i supporti che reggevano le targhe dedicate ai caduti

Balsamo, Viale della Rimembranza

Balsamo, una panoramica del Viale della Rimembranza, nel mezzo si intravede il monumento

Balsamo, 1956, una panoramica del Viale della Rimembranza

Balsamo, il viale delle Rimembranze oggi

Balsamo, lettera datata 25 marzo 1923 con la quale i proprietari donarono il terreno per la realizzazione del Viale della Rimembranza, "[...] si onorano di farne donazione al Comune in memoria dei gloriosi caduti [...]

Balsamo, cartina allegata alla deliberazione di accettazione dei terreni per la realizzazione del Viale della Rimembranza

Cinisello, 1 luglio 1923, inaugurazione del Viale della Rimembranza

Cinisello, Viale della Rimembranza, in primo piano la Scuola Elementare Luigi Cadorna, sullo sfondo il Palazzo comunale e lo stabile denominato Tanganin

Cinisello, Viale della Rimembranza, particolare, sono visibili i supporti che reggevano le targhe dedicate ai caduti

Cinisello, 1946, piazza Natale Confalonieri, già viale della Rimembranza, in primo piano il Palazzo comunale, sullo sfondo la Scuola Elementare Luigi Cadorna e l’edificio ad angolo tra via Frova e via Campo del Littorio (oggi via XXV Aprile)

Cinisello, Viale della Rimembranza, particolare, sono visibili i supporti che reggevano le targhe dedicate ai caduti