MUSU MARISA

Nasce a Roma il 18 aprile 1925 da una famiglia di origine sarda e antifascista.

All’inizio del 1942 entra nell’organizzazione clandestina del P.C.I. (Partito Comunista Italiano).

E’ tra i protagonisti della lotta per la difesa di Roma occupata dai nazisti. Con il nome di battaglia Rosa entra nella formazione G.A.P. (Gruppi di Azione Patriottica), guidata da Franco Calamandrei.

Porta a termine molte azioni contro gli occupanti, tra le quali l’attacco del 23 marzo del 1944 ad una colonna di nazisti in via Rasella. Dopo numerose azioni, con altri compagni cade nelle mani della polizia. Per loro fortuna vengono arrestati da due commissari che erano in contatto col C.L.N. (Comitato di Liberazione Nazionale) e che li fanno passare per comuni rapinatori.
Marisa Musu è incarcerata all’Istituto di Pena Le Mantellate; condannata a morte dal Tribunale di guerra nazista, riesce, prima che la sua vera identità venga scoperta, a farsi trasferire, fingendosi malata, all’Ospedale San Camillo. Da qui evade grazie all’aiuto di alcuni medici antifascisti.

Al termine della guerra è insignita della Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Sulla Resistenza a Roma scrive, in collaborazione con il marito Ennio Polito, due libri: La ragazza di via Orazio e Roma ribelle.

Figura intellettualmente e politicamente poliedrica, dopo la Liberazione Marisa Musu lavora nel movimento giovanile comunista.

Nel 1956, con i fatti di Ungheria, dissente dalla linea del P.C.I. abbandonando gli incarichi di partito per passare alla professione di giornalista.

Lavora a Paese Sera, a L’Unità e a Liberazione. E’ inviata per due anni a Pechino, in Vietnam, a Praga nel 1968, in Mozambico e in Palestina.

Col tempo nei suoi articoli cominciano a trasparire un interesse crescente per la scuola, la pedagogia e la formazione educativa dei giovani. Diventa direttore de Il Giornale dei Genitori.

Marisa Musu ama i bambini e per questo si dedica a lungo ai problemi della scuola; è fondatrice, nel 1976 con Gianni Rodari, del Coordinamento Genitori Democratici. Diventa componente del Consiglio Nazionale degli Utenti e del Comitato di Vigilanza TV e Minori presso la F.R.T. (Federazione Radio Televisioni).

Nel 2000 fonda con Marina Rossanda l’Associazione Gazzella, dal nome di una bambina di Hebron, gravemente ferita da un soldato israeliano, che si salvò dopo una lunga convalescenza; un nome, simbolo di speranza per i tanti bambini palestinesi feriti.

Donna carismatica, appassionata e vitale, ha vissuto sempre secondo i valori in cui credeva, impegnandosi fino alla fine nelle battaglie in difesa dei più deboli.

Marisa Musu è morta a Roma il 3 novembre 2002.

Nel 2005, l’Amministrazione comunale, in occasione del sessantesimo anniversario della Liberazione, le ha dedicato una via cittadina. Nella stessa circostanza è stata dedicata una via anche a padre David Maria Turoldo.

“Se sono serena, non è solo perché ho fatto tante piccole cose e, nel farle, ho incontrato uomini e donne e con loro ho vissuto e lavorato per qualcosa che credevo giusta. Sono serena perché incorreggibile ottimista, sono convinta che le grandi cose che hanno costituito il filo conduttore del mio impegno - la fine delle ingiustizie sociali, una reale uguaglianza tra i popoli, la libertà, la pace - e quelle che sono venute dopo - un mondo libero dall’inquinamento, rispettoso delle leggi della natura, multietnico - ci mettono, per realizzarsi, più tempo di una vita, della mia certamente, ma alla fine si compiono.
Marisa Musu"

Un’intervsita a Marisa Musu

Vai alla scheda: "Via Monte Ortigara" - Com’era com’é.

Vai alla scheda: "La storia nelle strade".



GALLERIA FOTOGRAFICA

Marisa Musu

Marisa Musu

1945, Roma con un gruppo di gappisti.
Dall’alto e da sinsitra: Alfredo Reichlin, Tullio Pietrocola, Giulio Cortini, Laura Garroni, Maria Teresa Regard, Franco Calamandrei, Valentino Gerratana, Duilio Grigioni, Marisa Musu.
Sotto accovacciati: Arminio Savioli, Francesco Curreli, Franco Albanese, Carla Capponi, Rosario Bentivegna, Carlo Salinari, Ernesto Borghesi, Raoul Falcioni. Seduti davanti al gruppo: Fernando Vitagliano e Franco Ferri. Sdradiato: Pasquale Balsamo

1949, Cinisello Balsamo, curt del popul, a sinistra Giuseppe Alberganti

Dicembre 1950, Faggeto Lario (Co) alla scuola del P.C.I. (fotografia archivio Luigia Introini)

Dicembre 1950, Faggeto Lario (Co) con le ragazze dell’A.R.I. (Associazione Ragazze Italiane) e con Enrico Berlinguer (fotografia archivio Luigia Introini)

Con Enrico Berlinguer

Maggio 1951, Budapest, con Dario Valori alla Presidenza della Federazione Mondiale della Gioventù Democratica

1960, con il marito Aldo Poeta, i figli Sergio, Claudio, Giovanna e con il ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese Cen-Yi

1990, Palestina, con la pittrice australiana Janet Von Brown

25 aprile 2005, il sindaco Angelo Zaninello e Nori Brambilla Pesce inaugurano via Marisa Musu alla presenza dell’assessora Siria Trezzi e del presidente del Consiglio comunale Luciano Fasano

La targa

Via Marisa Musu