MUSSOLINI ARNALDO

Nasce a Dovia di Predappio (FC) l’11 gennaio 1885, è fratello (più giovane di due anni) di Benito Mussolini.

Diplomato alla scuola di agraria, è docente di agraria in vari istituti e viene nominato segretario comunale prima a San Vito al Tagliamento (Pn) e poi a Predappio fino al 1914.

Partecipa alla prima guerra mondiale col grado di sottotenente e nel 1919 si trasferisce a Milano.

Ottiene l’incarico, prima di direttore amministrativo e, nel 1922, di direttore editoriale de’ Il Popolo d’Italia, obbediente alle direttive del fratello che asseconda totalmente, pur mitigandone taluni eccessi con il suo stile improntato alla mitezza di toni e alla riservatezza.
Il duce si fida ciecamente del fratello, infatti Arnaldo è anche incaricato della correzione delle bozze dei suoi discorsi.

Fra il 1923 e il 1927 si dedica all’attività di giornalista e a varie iniziative editoriali, dando vita a un giornale per i Balilla, alla Domenica dell’ Agricoltore, all’Illustrazione Fascista, al Bosco e Historia, pur continuando a dirigere Il Popolo d’Italia.

L’interesse per la natura lo induce inoltre a dedicarsi alla rinascita boschiva, all’organizzazione dell’agricoltura, alle bonifiche, diventando il primo presidente del Comitato Nazionale Forestale.
Il 27 novembre 1928 gli viene conferita la laurea honoris causa in scienze agrarie.

Nel 1931, con Niccolò Giani fonda a Milano la Scuola di Mistica Fascista con l’obiettivo di far rivivere l’anima del fascismo più vero, quello della trincea e dei primi anni del movimento, consegnandolo idealmente alle nuove generazioni.

Ha una parte importante nel raffreddare i toni tra il regime fascista e la Chiesa cattolica durante la crisi del 1931, riguardante soprattutto l’educazione dei giovani.

Secondo Marco Zeni, Arnaldo Mussolini, si occupa anche del caso di Ida Dalser, la moglie segreta di Benito e del loro figlio Benito Albino. Mentre la Dalser finisce pretestuosamente in manicomio, pare che Arnaldo - non è chiaro se per ordini ricevuti o per affetto personale - tratti meglio il nipote Benito Albino. Dopo la morte dello zio Arnaldo, anche Albino viene internato come la madre in manicomio, dove morirà nel 1942.

Arnaldo Mussolini muore improvvisamente per un attacco cardiaco a Milano il 21 dicembre 1931 a soli quarantasei anni.

Il 25 dicembre 1931 vengono date disposizioni al fine di organizzare un’apposita cerimonia che prevede la piantumazione di un albero in memoria dello scomparso in ciascun Comune del regno d’Italia. Anche a Cinisello Balsamo viene piantumato un albero alla sua memoria.



GALLERIA FOTOGRAFICA

Arnaldo Mussolini

1929, Milano, quarto da destra Arnaldo Mussolini, sesto Giuseppe Bottai, ministro delle Corporazioni

Roma, 19 febbraio 1931, congresso della Stampa Agricola Italiana, Arnaldo Mussolini è il primo da sinistra, in piedi l’onorevole Giacomo Acerbo

Ottobre 1931, secondo da sinistra Arnaldo Mussolini

1932, Cividate Camuno (Bs), una delle tante commemorazioni che si svolsero in Italia per ricordare Arnaldo Mussolini

Galeazzo Ciano (quarto da destra) inaugura al Circolo della Stampa il busto di Arnaldo Mussolini