L’ALBERO IN MEMORIA DI ARNALDO MUSSOLINI

Nel 1932 si tennero le celebrazioni in memoria di Arnaldo Mussolini, fratello del duce e presidente del Comitato Nazionale Forestale, scomparso il 21 dicembre del 1931.

Secondo il regime fascista Arnaldo Mussolini aveva contribuito all’incremento del patrimonio forestale e per questo, conformemente alle disposizioni prontamente emanate dal Comando delle Legioni della Milizia Nazionale Forestale, il 25 dicembre di quell’anno vennero date disposizioni al fine di organizzare un’apposita cerimonia che prevedeva la piantumazione di un albero in memoria dello scomparso in ciascun Comune del regno d’Italia, in un luogo idoneo alla crescita e alla valorizzazione della pianta.

Il Rito Silvano, come ufficialmente fu definita la cerimonia, si sarebbe dovuto svolgere in forma austera, ma garantendo al tempo stesso un’adeguata partecipazione di popolo, autorità, istituzioni e scuole.

Lo svolgimento del rito fu accuratamente dettagliato nelle sue singole fasi e scandito nei tempi di esecuzione in modo tale che le manifestazioni avvenissero contemporaneamente e nella medesima forma in tutta Italia.
Precise, per non dire pignole, furono le disposizioni sulle dimensioni e profondità della buca da praticare nel terreno prescelto, nonché la successione delle fasi del rito definito laico (anche se era prevista la presenza di un sacerdote per la benedizione della pianta) con l’osservanza di un minuto di silenzio, l’appello col rito fascista e, nel limite del possibile, l’esecuzione delle prime note dell’inno Giovinezza.

Da questa e da altre cerimonie, organizzate in tutta Italia con il medesimo rito, cercarono di trarre profitto alcuni imprenditori privati che in questo caso proposero alle singole Amministrazioni comunali l’acquisto di targhe in bronzo che identificassero e distinguessero dagli altri, l’albero in questione.

Non tutto potè tuttavia essere regolamentato come auspicato dai vertici del partito e della Milizia Nazionale Forestale, infatti la cerimonia, originariamente prevista per il 24 gennaio, a causa delle pessime condizioni climatiche, venne rinviata più volte, prima al 6 marzo e poi nel mese di aprile.

A Cinisello Balsamo giunsero disposizioni dalla Prefettura di Milano, datate 26 febbraio 1932 (prot. n. 2601) e indirizzate ai podestà e ai commissari prefettizi della provincia di Milano, che avevano per oggetto la piantagione di un albero in ricordo di Arnaldo Mussolini con il seguente testo:
"Com’è noto, in tutti i Comuni del Regno, per iniziativa della Milizia Nazionale Forestale, è in corso di piantagione l’albero intitolato alla memoria del compianto Arnaldo Mussolini.
Avverto per norma che qualora detto albero non attecchisse o comunque venisse danneggiato, dovrà essere sostituito senza cerimonie, nè solennità.
Il Prefetto Fornaciari"

L’albero fu piantumato il 3 aprile 1932 nel cortile della scuola elementare di Cinisello alla presenza delle autorità cittadine e dei bambini delle scuole.

La maestra Adelaide Piccoli scriveva sul registro di classe in data 23 dicembre 1931:
"Ci è giunta inaspettata e fulminea la notizia della morte di Arnaldo Mussolini, il fratello del Duce.
Ne parlo alle mie bambine. Dal Corriere tolgo quelle notizie che possono essere capite e interessare e mostro la fotografia dello scomparso.
E’ un grave lutto, non solo del Fascismo, ma è lutto del cuore italiano."
Sempre sul registro della maestra si legge alla data 3 aprile 1932:
"Cerimonia della piantagione di un albero, nel cortile della scuola, in memoria di Arnaldo Mussolini".

La figura di Arnaldo Mussolini venne commemorata in tutte le classi del regno. In alcuni Comuni gli studenti più grandi, con i labari e accompagnati dal corpo insegnante, assistettero prima a una messa in suffragio dell’Illustre Scomparso e poi a una commemorazione presso le sedi comunali.

In molti Comuni d’Italia fu posizionata vicino all’albero una targa in bronzo o un cippo con una semplice iscrizione: "A memoria di Arnaldo Mussolini", oppure con la dedica: "Ad Arnaldo Mussolini apostolo della rinascita forestale in Italia".

A Cinisello Balsamo non rimane traccia della targa, ma possiamo ragionevolmente pensare che l’albero piantumato sia il Cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica) ad alto fusto situato tra il Centro Culturale (allora Scuola Elementare) e il Palazzo comunale di piazza Confalonieri, in un’area che in origine faceva parte del giardino della scuola elementare ed era delimitata da una recinzione.



GALLERIA FOTOGRAFICA

L’albero oggi

La scuola Luigi Cadorna a destra l’albero e il Palazzo comunale