LE FOPPE

La foppa era una grossa vasca a cielo aperto, scavata nel terreno per raccogliere gli scarichi delle acque.

Risulta che Balsamo e Cinisello ne fossero provvisti fin dal 1800. Essendo però le stesse sistemate in zone troppo centrali, agli inizi del 1900 vennero chiuse e sostituite con altre più periferiche.

A Balsamo fu collocata una foppa dopo il cimitero, ai margini della strada che portava alla frazione Villa Rachele, oggi viale dei Partigiani.

A Cinisello ve n’era una nella zona che costeggiava la via per Bresso.

Una foppa esisteva anche al confine tra i due comuni, tra le vie Martinelli e Milano (via Della Libertà) nell’area che corrisponde oggi a via Monfalcone/Aquileia. La zona ereditò l’omonima denominazione di Fopa.

L’area era circondata da campi e orti, sul davanti c’era un’edicola e correva la strada che da Sesto San Giovanni portava fino al centro di Cinisello, che allora era denominata via Milano, lungo la quale passava il tram che faceva la fermata di Balsamo proprio davanti all’edicola.

Essendo sul confine tra i due comuni, la foppa era una zona calda di dispute tra i ragazzi di Cinisello e quelli di Balsamo, vere battaglie a suon di sassate e di violenti corpo a corpo.

Vai alla scheda: "Viale dei Partigiani" - Com’era com’è.

Vai alla scheda: "... e piazza Natale Confalonieri, via Giovanni Frova e via della Libertà nei ricordi di Luigi Donzelli."



GALLERIA FOTOGRAFICA

La foppa sulla strada che portava a Villa Rachele

La foppa che costeggiava la via per Bresso

L’edicola alla Foppa, in fondo a via Martinelli

La poesia di un balsamese che ricorda quando c’era la foppa