CARLI DE PONTI CARMELITA

Fu l’ultima proprietaria della villa Lampugnani De Ponti.

Alla sua morte, avvenuta il 10 gennaio 1917, lasciò per volontà testamentaria la villa e l’intero patrimonio ai poveri.

Come quasi sempre accadeva a quei tempi la gestione dei lasciti veniva amministrata dalle Congregazioni di carità*.

Pertanto possiamo presumere che anche villa Lampugnani De Ponti fu gestita dalla locale Congregazione di carità fino a quando passò di proprietà dell’E.C.A. (Ente Comunale di Assistenza).

All’ingresso fu posta una lapide a perenne memoria della benefattrice Carmelita Carli De Ponti.

Quando anche l’E.C.A. fu soppresso, la villa divenne di proprietà del Comune di Cinisello Balsamo.

L’Amministrazione comunale ha dedicato una via a Carmelita Carli De Ponti.

PER APPROFONDIRE

*Le Congregazioni di carità e l’E.C.A. (Ente Comunale di Assistenza)

Dopo alterne vicende legate alla gestione della beneficenza pubblica, con legge del 1862 venne istituita presso ogni comune del regno una Congregazione di carità allo scopo di curare l’amministrazione dei beni destinati all’erogazione di sussidi e altri benefici per i poveri.
La loro gestione era affidata a un Consiglio d’amministrazione eletto dal Consiglio comunale o cooptato.

A Cinisello la Congregazione di carità fu istituita nel 1866 e a Balsamo nel 1879. Erano rette da un presidente (per Balsamo era Carlo Galbiati; mentre non si conosce il nome di quello di Cinisello) e da quattro membri nominati dal Consiglio comunale.

Nel 1937, durante il regime fascista, si ebbe la soppressione delle Congregazioni di carità e le loro competenze passarono all’Ente Comunale di Assistenza; non a caso il fascismo affiancò alla parola carità la parola assistenza.
Tale nuovo Ente, dotato di un proprio statuto, acquisì e gestì l’intero patrimonio delle Congregazioni di carità, promuovendo anche il coordinamento delle varie attività assistenziali esistenti nei comuni.
Inoltre venne disposto che i lasciti e i legati che avevano come destinatari i poveri dovessero pervenire all’E.C.A.

A Cinisello Balsamo l’E.C.A. si insediò nella villa Lampugnani De Ponti.

Dopo la caduta del fascismo, all’Ente, oltre alle attività simili a quelle delle Congregazioni di carità, nel corso degli anni furono demandate altre forme di assistenza, ad esempio: post-bellica (1945-1963), soccorso invernale (1954-1963), assistenza agli invalidi civili ciechi (1966-1975).

Tra gli anni Cinquanta e Sessanta, l’E.C.A. si occupò di sostenere le numerose famiglie di immigrati che giungevano da varie Regioni d’Italia.
Con il trasferimento dell’assistenza sanitaria alle Regioni si ebbe nel 1978 la soppressione di tale Ente. I beni residui e il personale furono trasferiti ai comuni.

Vai alla scheda: "Scritte murali durante il fascismo".

Vai alla scheda: "La storia nelle strade".



GALLERIA FOTOGRAFICA

I tre monumenti funebri della famiglia Carli nel cimitero di Cinisello, in primo piano quello di Carmelita Carli De Ponti

Iscrizione sul monumento funebre di Carmelita Carli De Ponti

La targa di via Carmelita De Ponti

Via Carmelita De Ponti

1994, via Carmelita De Ponti angolo via Monte Grappa, il cortile del vecchio oratorio